CAPI2002
Pozzo Maggiore
Altre denominazioni
MINIERA DEL PEEL
Primo censitore
G.D. CELLA - GGN
Regione
PIEMONTE
Provincia
VB
Comune
BROVELLO-CARPUGNINO
Località
MINIERA ABBANDONATA
Anno di costruzione
1860 circa
Tipologie
Categoria
cavità scavata nel sottosuolo (scavo in parete o a pozzo)
Litologia ingresso
Materiale delle pareti
Utilizzazione attuale
Miniera abbandonata
Grado di artificialità
100% circa
Dimensioni
Sviluppo reale
-
Dislivello negativo
1
Dislivello totale
1
Posizione dell'ingresso
Latitudine
5076099
Longitudine
462776
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED 50
Quota altimetrica
494
Quota GPS
476
Denominazione carta
CTR digitale Regione Piemonte
Edizione carta
2001
Valutazione dato
Buona. Media di due posizioamenti GPS (differenza 9 m)
Posizione verificata sul campo da
GDC
Riferimenti a censimenti speciali
Inquinamento
Si
Tipo di inquinante
Liquido
Note del tipo di inquinante
Acqua fangosa putrescente
Cavità chiusa
No
Note di accesso alla cavità
Qualche difficoltà.
Pericolosità
Crolli/frane,Allagamenti
Frequenza del pericolo individuato
Sempre
Stato di conservazione
pessimo
Staticità
pessima
Cavità distrutta
Parzialmente
Andamento
VERTICALE
Idrologia
Cavità sommersa,Cavità allagata
Gruppi speleo
Descrizione
Imbocco del pozzo di accesso alla miniera, ora totalmente allagato e impercorribile. Catastato per l'importanza storica.
Visitato nel 1861 dal Perazzi.
Nel 1888 la miniera risultava in rovina e il pozzo allagato. Tentativi di coltivazione discontinui protratti fino agli anni '30 del novecento
Nei dintorni numerose testimonianze della passata attività mineraria (miniere del Peel).
Visitato nel 1861 dal Perazzi.
Nel 1888 la miniera risultava in rovina e il pozzo allagato. Tentativi di coltivazione discontinui protratti fino agli anni '30 del novecento
Nei dintorni numerose testimonianze della passata attività mineraria (miniere del Peel).
Itinerario
Da Brovello prendere la carrareccia che porta all'alpe Martin. Alla cappelletta che divide la strada in due, prendere la carrettabile di sinistra (strada assai rovinata) e portarsi all'alpe Rangiolino (15 minuti a piedi dalla cappelletta). Poco oltre, guadato un torrente, prendere la stradina pianeggiante che svolta a sinistra fino a incontrare dopo una decina di minuti dei prati in salita sulla destra; li si risalgono per la linea di massima pendenza (ca 50 m di dislivello) fino a raggiungere gli edifici della miniera, in rovina. Poco più in alto, nascosto dalla vegetazione, si trova lo stagno che ha tratto origine dal pozzo minerario (il Puz Majuur).
Storia
Quanto storicamente noto è rintracciabile nel volume Miniere e minerali del Vergante e Val d'Agogna. Arona, GASMA 2014.
Livello di visibilità dei dati
Dati visibili
Autori immagine ingresso
GDC
Licenza immagine ingresso
CC BY-NC-SA 4.0
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Bibliografia
2014 | Miniere e minerali del Vergante e Val d'Agogna | AA.VV. | Visualizza |
2015 | Labirinti n. 34 | AA.VV. | Visualizza |
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