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Sabato 24 Dicembre 2022 - 03:22 davide Visualizza
Sabato 15 Gennaio 2022 - 12:04 davide Visualizza
Sabato 27 Novembre 2021 - 11:52 davide Visualizza

Idversions
7284
Numero
PI159

Voragine di Biecai

Altre denominazioni
Tana del Burro, Grotta del Ghiaccio (con 3376)
Grotte collegate
Regione
PIEMONTE
Provincia
CN
Comune
ROCCAFORTE MONDOVÌ
Area carsica
BIECAI_SERPENTERA Biecai - Serpentera
Dimensioni
Sviluppo reale
800
Dislivello negativo
267
Dislivello totale
267
Tipo di coordinate
UTM ED50 32
Posizione ingresso
Latitudine
4894428
Longitudine
397263
Quota altimetrica
2108
Riferimenti a censimenti speciali
Descrizione
Dall’ampio ingresso si discende lungo una ripida colata detritica, occupata alla sua base da un nevaio, fino a raggiungere uno zoccolo roccioso ed il successivo attacco del primo pozzo. Questo, che è il più alto della grotta (40 m), è una bella verticale che sviluppa seguendo una serie di lisci canali lavorati dall’acqua.
Alla sua base parte un primo meandro attraversato da un ruscelletto che porta alla successiva sequenza di pozzi: 26, 17 e 18 m. Di seguito, ritroviamo l’acqua ed il meandro che prosegue mantenendo sempre costanti le sue dimensioni fino a raggiungere un breve salto con cascata. Si abbandona nuovamente il percorso dell’acqua per seguire l’ennesimo meandro fossile che porta all’attacco di un pozzo di 26 m.
Da questo punto la morfologia della grotta cambia repentinamente: mentre la prima parte della grotta è impostata lungo una alta frattura verticale che genera l’alternanza dei pozzi con il meandro attivo, il tratto che conduce al sifone terminale subisce un brusco cambiamento di direzione. Gli ambienti in questo ultimo tratto diventano decisamente più bassi e con sezioni le cui dimensioni sono prevalentemente quelle orizzontali.
Altro fattore importante è dato dalla presenza di numerosi camini, alcuni dei quali con circolazione d’aria, tra cui troviamo quello che conduce all’Abisso Ferro di Cavallo e l’arrivo della diramazione esplorata dal GSP nel 1981 che riporta all’attacco del P26.
Se la caratteristica principale di questa bella grotta è quella di avere pozzi e meandri fortemente lavorati dall’azione dell’acqua, appare evidente come il principale pericolo nella cavità sia dovuto a quest’ultima.
Il Biecai è infatti il collettore principale che raccoglie tutte le acque della piana grazie ai numerosi inghiottitoi presenti in superficie. Già sopra all’ingresso troviamo un ruscelletto che raccoglie parte delle acque superficiali che, seguendo la frattura, confluiscono sopra il primo pozzo impedendone, per esempio, la discesa durante la stagione dello scioglimento della neve. In caso di violente precipitazioni, è quindi certa la sua pericolosità, specialmente per quel che riguarda il tratto prossimo al sifone terminale successivo al P26 e, in generale, tutti i pozzi, difficilmente attrezzabili fuori dalla caduta dell’acqua. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario
L’ingresso della cavità si trova in prossimità di un grande intaglio alla testa di una valletta che, dall’estremità orientale della conca, discende verso il Pian Marchis. Giunti sulla conca, poco prima di arrivare al lago, si incontra una vasca per l’acqua utilizzata per il pascolo; si attraversa verso destra il prato fino a giungere ad un colletto attraversato da tracce di sentiero. Si aggira quindi la spalletta rocciosa e, risalendo il breve canaletto prativo, ci si trova immediatamente di fronte alla grande voragine che ripidamente discende seguendo l’intaglio che forma la valletta. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia
Nota già da tempo ai pastori locali come Tana della Sela (cioè della “cella” dove si conservano i latticini) o Tana del Burro per il suo evidente utilizzo come ghiacciaia, venne esplorata dal GSP nel corso dell’estate del 1958, come è ancor oggi testimoniato dalle scritte in vernice rossa presenti sul fondo.
Sul finire degli anni ’60 vengono eseguite delle colorazioni delle acque interne che dimostrano la correlazione tra le acque presenti nel sifone terminale del Biecai con le diversi sorgenti presenti alla base della valle distribuite a quote intorno ai 1650 m. Nel 1981 viene scoperto un nuovo ramo fossile posto ad un livello superiore rispetto a quello attivo, che faceva sperare bene circa il superamento del sifone terminale. Negli anni successivi, l’area ritorna nell’oblio e si trova traccia sulle pubblicazioni di ulteriori visite senza grandi novità, fino a quando il ASG inizia ad interessarsi alla zona nel 1999. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Dati pre importazione
Numero:159;Nome:Voragine di Biecai;Altra denominazione:Tana del Burro, Grotta del Ghiaccio (con 3376) ;Regione:Piemonte;Provincia:CN;Comune:Roccaforte Mondovì;Area carsica:Biecai - Serpentera;Sistema carsico:Pian Marchis;Complesso carsico:Complesso Ferro di cavallo-Biecai;Latitudine:397180;Longitudine:4894231;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):2108;Sviluppo reale (m):800;Dislivello negativo (m):267;Dislivello totale (m):267;Note_:N.C.;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
27/11/2021
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w_caves
Giovedì 31 Dicembre 2020 - 12:28 davide Visualizza
Domenica 27 Dicembre 2020 - 17:25 maxtar65 Visualizza
Domenica 06 Dicembre 2020 - 21:45 davide Visualizza
Domenica 06 Dicembre 2020 - 21:44 davide Visualizza
Venerdì 27 Novembre 2020 - 23:00 davide Visualizza
Mercoledì 03 Giugno 2020 - 11:15 Visualizza