PI14
Grotta dell'Inganno
Regione
PIEMONTE
Provincia
AL
Comune
VISONE
Area di interesse speleologico
Dimensioni
Sviluppo reale
23
Sviluppo planimetrico
21
Dislivello positivo
1
Dislivello totale
1
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4945723
Longitudine
460058
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
168
Descrizione
Si accede attraverso un condotto tondeggiante, il cui ingresso è parzialmente occluso da detriti di cava, giungendo in una saletta ricoperta da un cumulo di argilla. Sulla sinistra una fessura permette di accedere ad un comodo meandro, ove un piccolo condotto, impercorribile, da' di nuovo all'esterno.
Il meandro prosegue invece in direzione ovest, con belle cristallizzazioni di calcite e resti di echinidi sulle pareti, divenendo presto disagevole a causa di un riempimento di ghiaie cementate, che ne riduce la sezione. In questo tratto la volta è ricoperta da un tappeto di stalattiti vermicolari di argilla.
Dopo alcuni metri di penoso strisciare, si giunge in un meandro più ampio. Il lato est chiude immediatamente su argilla, mentre ad ovest il meandro prosegue adornato da belle concrezioni ed occluso in più punti da sedimento fino ad uno slargo ostruito da massi, argilla e concrezione.
La grotta è impostata su un fascio di diaclasi SSE-ONO.
In passato essa è stata riempita completamente da sedimenti, di cui restano abbondanti tracce fino al soffitto delle gallerie; una sezione caratteristica, rilevata presso il punto C, mostra pur con una certa alternanza, una variazione dimensionale progressiva, che fa pensare ad un unico ciclo di sedimentazione. Nel sedimento si rinvengono pure stalattiti e ossa di grossi vertebrati sicuramente fluitate; rimane da verificare se il trasporto è avvenuto contemporaneamente o successivamente alla sedimentazione.
Sulle pareti del meandro iniziale si osservano inoltre grosse fratture nella roccia riempite da argilla frammista a calcite spatica in grossi cristalli, la cui genesi non è stata chiarita.
Le superfici dei meandri presentano ondulazioni legate alla diversa composizione degli strati e piccole conche che parrebbero indicare un passato flusso di acque in direzione dell'uscita.
L'attività idrica della grotta al momento della visita (14.6.1987), si limitava ad una discreta percolazione parietale presente in più punti; si rilevava inoltre una leggera corrente di aria.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, C. Vaselli)
Il meandro prosegue invece in direzione ovest, con belle cristallizzazioni di calcite e resti di echinidi sulle pareti, divenendo presto disagevole a causa di un riempimento di ghiaie cementate, che ne riduce la sezione. In questo tratto la volta è ricoperta da un tappeto di stalattiti vermicolari di argilla.
Dopo alcuni metri di penoso strisciare, si giunge in un meandro più ampio. Il lato est chiude immediatamente su argilla, mentre ad ovest il meandro prosegue adornato da belle concrezioni ed occluso in più punti da sedimento fino ad uno slargo ostruito da massi, argilla e concrezione.
La grotta è impostata su un fascio di diaclasi SSE-ONO.
In passato essa è stata riempita completamente da sedimenti, di cui restano abbondanti tracce fino al soffitto delle gallerie; una sezione caratteristica, rilevata presso il punto C, mostra pur con una certa alternanza, una variazione dimensionale progressiva, che fa pensare ad un unico ciclo di sedimentazione. Nel sedimento si rinvengono pure stalattiti e ossa di grossi vertebrati sicuramente fluitate; rimane da verificare se il trasporto è avvenuto contemporaneamente o successivamente alla sedimentazione.
Sulle pareti del meandro iniziale si osservano inoltre grosse fratture nella roccia riempite da argilla frammista a calcite spatica in grossi cristalli, la cui genesi non è stata chiarita.
Le superfici dei meandri presentano ondulazioni legate alla diversa composizione degli strati e piccole conche che parrebbero indicare un passato flusso di acque in direzione dell'uscita.
L'attività idrica della grotta al momento della visita (14.6.1987), si limitava ad una discreta percolazione parietale presente in più punti; si rilevava inoltre una leggera corrente di aria.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, C. Vaselli)
Itinerario di accesso
L'ingresso si trova dieci metri ad ovest rispetto la PI3, leggermente più in basso.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, C. Vaselli)
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, C. Vaselli)
Dati pre-importazione
Numero:14;Nome:Grotta dell'Inganno;Regione:Piemonte;Provincia:AL;Comune:Visone;Area carsica:Visone;Latitudine:460058;Longitudine:4945723;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):168;Sviluppo reale (m):23;Dislivello positivo (m):1;Dislivello totale (m):1;Note_:N.C.;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
24/12/2020
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w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliografia
1987 | Labirinti n. 7 | AA.VV. | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI14
Grotta dell'Inganno
Data rilievo
1987-06-14
Rilevatori
G.D. Cella, M. Gozzi, S. Raimondi
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Fonte bibliografica
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