PI2693
La Vallaccia
Regione
PIEMONTE
Provincia
VC
Comune
VARALLO
Zones d'intérêt spéléologique
Dimensions
Développement réel
55
Développement plan
50
Dénivelé positif
7
Dénivelé total
7
Position de l'entrée
Latitude
5074892
Longitude
443668
Type des coordonnées
UTM WGS84 32T
Type original des coordonnées
UTM ED50
Hauteur
560
Description
L'esistenza della grotta era già nota nel 1800; Ravelli, nella sua Guida sulla Valsesia, ne traccia una succinta descrizione.
L'ingresso della grotta è piuttosto ampio. Sulla parete di sinistra si può notare la presenza di una piccola colata di calcite, peraltro l'unica.
Si prosegue verso l'interno scendendo tra massi di grosse dimensioni. Lungo il lato sinistro della galleria, si aprono alcuni vani che comunicano con l'esterno. Dopo una decina di metri si raggiunge un piccolo, ma profondo laghetto.
La galleria allagata non è transitabile sulla sinistra a causa di un sifone, mentre sulla destra conduce ad uno slargo: da qui è raggiungibile una piccola saletta con una profonda pozza d'acqua, oppure si può uscire all'esterno attraverso un condotto scavato negli gneiss.
Buona parte della grotta è di origine artificiale.
La roccia che ospita la cavità è un calcefiro con un elevato contenuto di impurezze (40%), in buona parte silicati; esso presenta un colore biancastro-verdognolo ed è estremamente untuoso al tatto.
Dal punto di vista idrologico, nella grotta vi sono 2 grosse pozze che, al momento della visita (feb. '87) erano profonde 1,5 m. circa. Normalmente il livello dell'acqua è più alto; è probabile che l'ingresso basso sia stato scavato per consentire la fuoriuscita dell'acqua. Nella saletta è inoltre presente un limitato stillicidio. Stando al Ravelli, le acque della cavità sono leggermente magnesiache.
Nel cunicolo più basso è rinvenibile la zona di contatto tra calcefiri e gneiss; nei pressi si riscontrano numerosi cristalli bianchi, costituiti principalmente da solfato di calcio.
Il pavimento è normalmente ricoperto da terriccio e fogliarne nei pressi degli ingressi, da detriti e massi di ogni dimensione nelle parti più interne.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
L'ingresso della grotta è piuttosto ampio. Sulla parete di sinistra si può notare la presenza di una piccola colata di calcite, peraltro l'unica.
Si prosegue verso l'interno scendendo tra massi di grosse dimensioni. Lungo il lato sinistro della galleria, si aprono alcuni vani che comunicano con l'esterno. Dopo una decina di metri si raggiunge un piccolo, ma profondo laghetto.
La galleria allagata non è transitabile sulla sinistra a causa di un sifone, mentre sulla destra conduce ad uno slargo: da qui è raggiungibile una piccola saletta con una profonda pozza d'acqua, oppure si può uscire all'esterno attraverso un condotto scavato negli gneiss.
Buona parte della grotta è di origine artificiale.
La roccia che ospita la cavità è un calcefiro con un elevato contenuto di impurezze (40%), in buona parte silicati; esso presenta un colore biancastro-verdognolo ed è estremamente untuoso al tatto.
Dal punto di vista idrologico, nella grotta vi sono 2 grosse pozze che, al momento della visita (feb. '87) erano profonde 1,5 m. circa. Normalmente il livello dell'acqua è più alto; è probabile che l'ingresso basso sia stato scavato per consentire la fuoriuscita dell'acqua. Nella saletta è inoltre presente un limitato stillicidio. Stando al Ravelli, le acque della cavità sono leggermente magnesiache.
Nel cunicolo più basso è rinvenibile la zona di contatto tra calcefiri e gneiss; nei pressi si riscontrano numerosi cristalli bianchi, costituiti principalmente da solfato di calcio.
Il pavimento è normalmente ricoperto da terriccio e fogliarne nei pressi degli ingressi, da detriti e massi di ogni dimensione nelle parti più interne.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
Itinéraire
Da Varallo si imbocca la strada per Crosa e la si segue fino ad una grossa curva verso sinistra; dopo 200 metri si raggiunge un caratteristico caseggiato valseriano, con un vistoso cancello. Da qui si prosegue a piedi lungo il sentiero che si addentra nella "Vallaccia" per circa 200 metri, passando entro una pineta. La grotta si apre sulla destra, ad una decina di metri dal sentiero, nei pressi di una paretina rocciosa, con un ampio atrio triangolare.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
Auteur de la faune
Enrico Lana
Données pré-importation
Numero:2693;Nome:La Vallaccia;Regione:Piemonte;Provincia:VC;Comune:Varallo;Area carsica:Civiasco;Latitudine:443668;Longitudine:5074892;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):560;Sviluppo reale (m):55;Dislivello positivo (m):7;Dislivello totale (m):7;Note_:N.C.;
Données de compilation
Recordinsert
03/06/2020
Mis à jour de
enricolana
Dernière modification
25/01/2021
Limite la modification du contenu à ces groupes
w_caves
Coordinate wgs84:
Fauna presente in questa grotta:
Troglohyphantes lucifuga Simon, 1884 Voir
Bibliographie
1966 | Aspetti antropici delle grotte del Piemonte | Carla Dematteis Lanza | Voir |
1987 | Labirinti n. 7 | AA.VV. | Voir |
2011 | Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones) | Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G. | Voir |
2015 | Panta Rei - Antologia 2001-2014 | AA.VV. | Voir |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Voir |
ctl_surveys
Grottes
PI2693
La Vallaccia
Date
1987-02-08
Topographes
D. Armellin, F. Di Cesare, P. Iliceto, R. Mazzetta
Clubs spéléleologiques
Licence
CC BY-SA 4.0
Source bibliographique
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