PIEMONTE

VB

LOREGLIA

L’ampio ingresso dà su una unica sala pianeggiante, poi in leggera discesa, che progressivamente si riduce di dimensione fino a trasformarsi in un pertugio impercorribile in forte pendenza ostruito da detrito.
Il pavimento è costituito da blocchi rocciosi e clasti di dimensioni pluri-decimetriche; le pareti e la volta si presentano piuttosto spigolose e ricoperte in molte zone da un intenso colore rosso cupo.
La grotta, che si sviluppa lungo una frattura orientata NNE-NE, è di natura prettamente tettonica e evidenzia spiccate morfologie di crollo.
Il campione di roccia prelevato mostra essere di natura principalmente silicatica, con quarzite prevalente e numerose altre mineralizzazione inglobate. Il colore è bianco, bianco rossastro fino a rosso cupo in alterazione. E’ presente anche una modesta venatura carbonatica.
Il contenuto carsificabile è risultato essere inferiore all’1%.
(tratto da: Labirinti n.36; testo: G.D. Cella, G. Corso)

Da Chesio proseguire lungo la strada per Luzzogno, quindi prendere sulla destra la ripida stradicciola che porta all’Alpe Loccia. Parcheggiare l’auto in corrispondenza del secco tornante oltre la perpendicolare del paese (cartellino con quota e nome della località e nei pressi box metallico).
Si prende quindi la carrareccia che, dopo aver costeggiato un profondo invaso, si trasforma in un comodo sentiero che segue il canale coperto di alimentazione (un tempo era presente sul lato sinistro una antica croce latina potenziata, supponiamo sacrificata all’allargamento della originale mulattiera); duecento metri prima delle opere di presa, in corrispondenza di un evidente costone percorribile che dà sul torrente, discenderlo per comoda traccia fino a raggiungerne la sponda (15 m di dislivello circa).
Di fronte sono ora visibili i due ingressi di Bagnone 6.
L’ingresso del 3 si raggiunge guadando il torrente e risalendo per una ventina di metri di dislivello il pendio tenendosi un po’ sulla sinistra (NE).
Volendo ci si può anche arrivare partendo da Bagnone 1, scendendo il torrente per un centinaio di metri, fino agli ingressi di Bagnone 6.
(tratto da: Labirinti n.36; testo: G.D. Cella, G. Corso)

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PI2827

2011-03-20

L. Botta

F. Bellobuono, J. Bertona, L. Botta, G.D. Cella

• GGN (Gruppo Grotte Cai Novara)

CC BY-SA 4.0

• 2017 AA.VV. Labirinti n. 36