PI21
Grotta del Pineto
Regione
PIEMONTE
Provincia
AL
Comune
STREVI
Litologia ingresso
Dimensioni
Sviluppo reale
34
Dislivello negativo
8
Dislivello totale
8
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4950813
Longitudine
460222
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
281
Descrizione
Lo stretto e malagevole ingresso, seminascosto dalla vegetazione, introduce al cunicolo iniziale caratterizzato, come del resto tutta la grotta, da numerosi massi incastrati un po' dovunque, alcuni vicino al metro cubo di volume. Occorre avanzare con cautela, tentando di lasciare ogni cosa al suo posto, specie se al loro posto si vogliono conservare le gambe o altre parti anatomiche. Purtroppo la conformazione degli ambienti non aiuta, essendo sempre molto angusti: bisogna continuamente scavalcare i massi.
Dopo pochi metri si giunge sull'orlo di un breve pozzo superabile in arrampicata: sulla parete di sinistra (spalle all'ingresso) vi sono due spit per la sicura caldamente consigliabile (è sufficiente una corda di 10 m di lunghezza). Alla sommità del pozzo, ad ovest del cunicolo iniziale, si nota una piccola condotta subito impercorribile, dalla quale proveniva al momento del rilievo topografico un violento stillicidio e qualche sasso (sez. b). Da questo punto, proseguendo nel ramo A, la doccia, in quel periodo molto piovoso, era inevitabile. In questo ramo in discesa, almeno altre
due condotte contribuiscono ad aumentare la venuta idrica con notevole stillicidio. Sono presenti alcune piccole colate stalattitiche, forse in fase corrosiva, e piccole vaschette sul pavimento (1, 2 sul rilievo).
Proseguendo lungo il corso d'acqua, in breve si giunge al fondo ingombro di massi. L'acqua che sino a questo punto ci ha accompagnato sparisce tra il caotico accumulo. Appena prima (sez. d) una piccola condotta, oltre che a non scaricare acqua, presentava una debole corrente d'aria verso l'ingresso.
Ritornati alla base del pozzo, è possibile, con qualche contorsione, inoltrarsi nel ramo B fortunatamente asciutto. Si tenga presente che la corda utilizzata in precedenza, può servire per risalire questo tratto.
Il ramo B risulta essere impostato su una diaclasi ortogonale a quella del cunicolo iniziale ed al primo tratto del ramo B, compresa la condotta superiore della sezione b. Dopo pochi metri si giunge in una saletta con alcune stalattiti ed un piccolo cunicolo, non percorribile, che rappresenta il punto più basso della grotta. Dalla saletta si intravede la luce esterna (i2) ma risulta impossibile il passaggio a causa del crollo che lo ha interessato. La corrente d'aria che ci ha accompagnato per tutta la cavità, assorbita per la maggior parte dall'ingresso (al momento di queste note era inverno), trova sfogo all'esterno proprio da questo punto.
(tratto da: Labirinti n.14; testo: C. Vaselli)
Dopo pochi metri si giunge sull'orlo di un breve pozzo superabile in arrampicata: sulla parete di sinistra (spalle all'ingresso) vi sono due spit per la sicura caldamente consigliabile (è sufficiente una corda di 10 m di lunghezza). Alla sommità del pozzo, ad ovest del cunicolo iniziale, si nota una piccola condotta subito impercorribile, dalla quale proveniva al momento del rilievo topografico un violento stillicidio e qualche sasso (sez. b). Da questo punto, proseguendo nel ramo A, la doccia, in quel periodo molto piovoso, era inevitabile. In questo ramo in discesa, almeno altre
due condotte contribuiscono ad aumentare la venuta idrica con notevole stillicidio. Sono presenti alcune piccole colate stalattitiche, forse in fase corrosiva, e piccole vaschette sul pavimento (1, 2 sul rilievo).
Proseguendo lungo il corso d'acqua, in breve si giunge al fondo ingombro di massi. L'acqua che sino a questo punto ci ha accompagnato sparisce tra il caotico accumulo. Appena prima (sez. d) una piccola condotta, oltre che a non scaricare acqua, presentava una debole corrente d'aria verso l'ingresso.
Ritornati alla base del pozzo, è possibile, con qualche contorsione, inoltrarsi nel ramo B fortunatamente asciutto. Si tenga presente che la corda utilizzata in precedenza, può servire per risalire questo tratto.
Il ramo B risulta essere impostato su una diaclasi ortogonale a quella del cunicolo iniziale ed al primo tratto del ramo B, compresa la condotta superiore della sezione b. Dopo pochi metri si giunge in una saletta con alcune stalattiti ed un piccolo cunicolo, non percorribile, che rappresenta il punto più basso della grotta. Dalla saletta si intravede la luce esterna (i2) ma risulta impossibile il passaggio a causa del crollo che lo ha interessato. La corrente d'aria che ci ha accompagnato per tutta la cavità, assorbita per la maggior parte dall'ingresso (al momento di queste note era inverno), trova sfogo all'esterno proprio da questo punto.
(tratto da: Labirinti n.14; testo: C. Vaselli)
Itinerario di accesso
Dal borgo superiore di Strevi, piccolo paese sulla SS-30 Alessandria-Savona, immettersi sulla comunale per Ricaldone. Dopo circa 3 km, svoltare all'indicazione Case Pineto e proseguire per la stretta strada in salita con fondo in asfalto, sino alla chiesetta sita su una evidente cresta. Percorrere tutta la cresta sulla strada divenuta ampia, ma sterrata. Giunti a 150 m dal bivio che riporta a Strevi, nei pressi di un rilievo boschivo, lasciare le auto. L'Ingresso principale è raggiungibile tramite un comodo sentiero di accesso alle vigne ed è posto sul versante sud del suddetto rilievo boschivo, una decina di metri più basso della strada, a q. 281 m. E' doveroso riportare che il proprietario del fondo è persona, a dir poco, "scontrosa".
A niente sono valse le penose giustificazioni della mia presenza in tal loco, sempre gridate a debita distanza, visto la pericolosa tendenza manifestata da costui nel raccogliere ogni sorta di cosa che assomigliasse ad un bastone e tentare di servirsene.
(tratto da: Labirinti n.14; testo: C. Vaselli)
A niente sono valse le penose giustificazioni della mia presenza in tal loco, sempre gridate a debita distanza, visto la pericolosa tendenza manifestata da costui nel raccogliere ogni sorta di cosa che assomigliasse ad un bastone e tentare di servirsene.
(tratto da: Labirinti n.14; testo: C. Vaselli)
Dati pre-importazione
Numero:21;Nome:Grotta del Pineto;Regione:Piemonte;Provincia:AL;Comune:Strevi;Area carsica:Monferrato;Latitudine:460222;Longitudine:4950813;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):281;Sviluppo reale (m):34;Dislivello negativo (m):8;Dislivello totale (m):8;Note_:N C;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
26/12/2020
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliografia
1994 | Labirinti n. 14 | AA.VV. | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI21
Grotta del Pineto (1993)
Autore rilievo
C. Vaselli
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Fonte bibliografica
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