Nom scientifique
Plecotus auritus (Linnaeus, 1758)
Auteur
Carl Nilsson Linnaeus (1707-1778)
Phylum
CHORDATA
Classe
MAMMALIA
Ordre
CHIROPTERA
Famille
VESPERTILIONIDAE
Genre
Plecotus
Catégorie
SUBTROGLOFILO
Description
L’orecchione comune od orecchione bruno (Plecotus auritus) è un Chirottero della famiglia dei Vespertilionidi diffuso in Europa.
Dimensioni
Chirottero di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 42 e 53 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 43 mm, la lunghezza della coda tra 37 e 55 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 37 e 55 mm e un peso fino a 12 g.[3]
Aspetto
La pelliccia è lunga, soffice e lanosa. Le parti dorsali variano dal marrone al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è conico, bruno e con una maschera più scura intorno agli occhi e alla bocca. Le orecchie sono enormi, ovali, marroni, unite sulla fronte da una sottile membrana cutanea. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, affusolato e con l'estremità smussata. Le membrane alari sono marroni e semi-trasparenti. Le dita dei piedi sono ricoperte di peli brunastri e munite di robusti artigli marroni. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il cariotipo è 2n=32 FNa=50.
Ecolocazione
Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 55 kHz e finale di 24 kHz. Questa configurazione è adatta alla predazione nella densa vegetazione in presenza di diversi ostacoli.
Biologia
Comportamento
In estate si rifugia in piccoli gruppi di 5-10 individui nelle cavità degli alberi, spesso vicino al terreno, in nidi di altri animali, nelle fessure rocciose e negli edifici. In inverno preferisce luoghi sotterranei come grotte, miniere, cantine frequentemente in gruppi di 2-3 adulti, con i maschi spesso solitari. Forma vivai di 10-50, talvolta fino a 100 femmine, tra aprile e maggio. Tollera il freddo ed entra in ibernazione, tra ottobre-novembre fino a marzo-inizi di aprile, a temperature di 2-5 °C ed umidità prossima al 100%, sebbene possa sopportare per alcuni giorni anche temperature fino a -3,5 °C. L'attività predatoria inizia dopo il tramonto a notte fonda e prosegue fino all'alba, tornando più volte ai propri ricoveri. Il volo è lento, manovrato ed effettuato fino a 15 metri dal suolo. È una specie sedentaria, con piccoli spostamenti fino a 88 km, principalmente tra siti invernali ed estivi.
Alimentazione
Si nutre di insetti, principalmente lepidotteri e in misura minore grossi ditteri catturati in volo nella densa vegetazione e talvolta negli spazi aperti. quando si tratta di piccole prede, queste vengono divorate in volo, mentre quelle più grandi vengono trattenute temporaneamente nell'uropatagio e mangiate sopra un posatoio.
Riproduzione
Danno alla luce un piccolo una volta all'anno, a metà giugno. Si accoppiano a fine estate e in autunno, anche se sono stati osservati in primavera e probabilmente anche durante l'inverno. I nascituri iniziano a volare a circa un mese di vita e vengono svezzati il mese dopo. Le femmine diventano mature a due anni di età. L'aspettativa di vita è fino a un massimo di 30 anni, sebbene mediamente sia di soli 4 anni.
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa in Europa, dal Portogallo, fino agli Urali e al Caucaso. In Italia è presente fino alla Campania e alla Puglia settentrionali e in Sardegna.
Vive nei boschi decidui e conifere, nei parchi e giardini cittadini fino a 2.350 metri di altitudine. Tollera gli ambienti antropici in misura minore rispetto all'orecchione meridionale.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Plecotus_auritus)
Dimensioni
Chirottero di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 42 e 53 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 43 mm, la lunghezza della coda tra 37 e 55 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 37 e 55 mm e un peso fino a 12 g.[3]
Aspetto
La pelliccia è lunga, soffice e lanosa. Le parti dorsali variano dal marrone al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è conico, bruno e con una maschera più scura intorno agli occhi e alla bocca. Le orecchie sono enormi, ovali, marroni, unite sulla fronte da una sottile membrana cutanea. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, affusolato e con l'estremità smussata. Le membrane alari sono marroni e semi-trasparenti. Le dita dei piedi sono ricoperte di peli brunastri e munite di robusti artigli marroni. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il cariotipo è 2n=32 FNa=50.
Ecolocazione
Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 55 kHz e finale di 24 kHz. Questa configurazione è adatta alla predazione nella densa vegetazione in presenza di diversi ostacoli.
Biologia
Comportamento
In estate si rifugia in piccoli gruppi di 5-10 individui nelle cavità degli alberi, spesso vicino al terreno, in nidi di altri animali, nelle fessure rocciose e negli edifici. In inverno preferisce luoghi sotterranei come grotte, miniere, cantine frequentemente in gruppi di 2-3 adulti, con i maschi spesso solitari. Forma vivai di 10-50, talvolta fino a 100 femmine, tra aprile e maggio. Tollera il freddo ed entra in ibernazione, tra ottobre-novembre fino a marzo-inizi di aprile, a temperature di 2-5 °C ed umidità prossima al 100%, sebbene possa sopportare per alcuni giorni anche temperature fino a -3,5 °C. L'attività predatoria inizia dopo il tramonto a notte fonda e prosegue fino all'alba, tornando più volte ai propri ricoveri. Il volo è lento, manovrato ed effettuato fino a 15 metri dal suolo. È una specie sedentaria, con piccoli spostamenti fino a 88 km, principalmente tra siti invernali ed estivi.
Alimentazione
Si nutre di insetti, principalmente lepidotteri e in misura minore grossi ditteri catturati in volo nella densa vegetazione e talvolta negli spazi aperti. quando si tratta di piccole prede, queste vengono divorate in volo, mentre quelle più grandi vengono trattenute temporaneamente nell'uropatagio e mangiate sopra un posatoio.
Riproduzione
Danno alla luce un piccolo una volta all'anno, a metà giugno. Si accoppiano a fine estate e in autunno, anche se sono stati osservati in primavera e probabilmente anche durante l'inverno. I nascituri iniziano a volare a circa un mese di vita e vengono svezzati il mese dopo. Le femmine diventano mature a due anni di età. L'aspettativa di vita è fino a un massimo di 30 anni, sebbene mediamente sia di soli 4 anni.
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa in Europa, dal Portogallo, fino agli Urali e al Caucaso. In Italia è presente fino alla Campania e alla Puglia settentrionali e in Sardegna.
Vive nei boschi decidui e conifere, nei parchi e giardini cittadini fino a 2.350 metri di altitudine. Tollera gli ambienti antropici in misura minore rispetto all'orecchione meridionale.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Plecotus_auritus)
Auteur photo
Valentina Balestra
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Nom d'utilisateur
enricolana
Mis à jour de
davide
Insertion date
12/01/2021 17:37:26
Date updated
20/01/2022 12:29:54
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Bibliographie
1986 | Osservazioni sui crani di chirotteri raccolti in alcune grotte delle Alpi Liguri | Amelio M., Bonzano C. | Voir |
1986 | Considerazioni generali sulla fauna cavernicola delle Alpi Liguri | Bologna M.A., Bonzano C., Vigna Taglianti A. | Voir |
1960 | Grotte n. 12 | AA. VV. | Voir |
1985 | Fauna cavernicola delle Alpi Liguri | Marco Bologna, Augusto Vigna Taglianti | Voir |
2016 | Le grotte del Monte Fenera e la loro fauna | Enrico Lana, Renato Sella | Voir |
1996 | La Grotta di Bercovei. Biospeleologia. | Tiziano Pascutto, Ettore Ghielmetti | Voir |
2002 | I Chirotteri del Piemonte e della Val d'Aosta. Bats of Piedmont and the Aosta Valley (NW Italy). | Roberto Sindaco, Nerio Baratti, Giovanni Boano | Voir |
1999 | ORSO SPELEO BIELLESE n°21 | AA.VV. | Voir |
2019 | The bats of the Rio Martino Cave, North West Italy (Mammalia Chiroptera) | Roberto Toffoli | Voir |
2016 | Bats of Alpi Marittime Nature Park(North West Italy)and Site of Community Importance IT1160056: distribution and status | Roberto Toffoli, Paola Culasso, Andrea G. Locatelli, Luca Giraudo | Voir |
2010 | Utilizzo autunnale di siti sotterranei da parte della chirotterofauna in Piemonte e definizione del loro ruolo ecologico (Mammalia, Chiroptera) | Roberto Toffoli, Paola Culasso | Voir |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Voir |
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