Fauna ipogea

La fauna sotterranea è numerosa e diversificata anche se risente delle condizioni estreme degli ambienti dove non arriva la luce diretta del sole: buio, umidità elevata e temperature basse e costanti richiedono particolari capacità per essere tollerati.
Qui, a dominare la scena sono aracnidi, crostacei, miriapodi, insetti e altri artropodi, che presentano adattamenti notevoli: i più specializzati hanno perso gli occhi e i colori dei loro tegumenti, mentre hanno sviluppato appendici allungate, antenne, setole e zampe che servono a sondare le oscurità profonde in cui vivono.
I pipistrelli (più propriamente chiamati Chirotteri) che vengono spesso associati alle grotte nella fantasia popolare, presentano adattamenti meno spinti all'ambiente ipogeo, che usano per trascorrere le ore diurne e per svernare, ma portano sottoterra sostanze preziose che vengono usate dai veri abitanti delle profondità che hanno imparato a sfruttare ogni fonte di sostentamento proveniente dal mondo "di sopra".

Nelle schede della fauna sotterranea, ordinate in linea di massima secondo una scala evolutiva (dalle planarie ai chirotteri) troverete i gruppi e le specie più rappresentativi della fauna ipogea delle Alpi occidentali.   Il grado di adattamento alla vita nel sottosuolo è schematizzato didatticamente dai termini "troglobio", "troglofilo" e "troglosseno", dagli organismi che conducono tutta la loro esistenza sottoterra a quelli che vi capitano per caso o per rifuggire temporaneamente alle avversità ambientali del mondo di fuori (siccità, gelo, ecc.) portando così ulteriori risorse trofiche ai veri abitatori delle tenebre.
I gruppi più rappresentativi sono i ragni del genere Troglohyphantes, i crostacei isopodi e anfipodi, gli insetti coleotteri delle sottofamiglie dei trechini e leptodirini.
Nella ricerca basta imputare come indizio questi nomi o parte di essi e verranno elencate le specie che vi appartengono e nelle schede relative troverete una succinta descrizione del gruppo sistematico e della loro distribuzione sul territorio.
Nella parte bibliografica ci sono alcuni fra i lavori principali che trattano la fauna sotterranea del Piemonte e Valle d'Aosta e vi sono collegate le schede delle specie più significative citate nel volume o articolo. La nomenclatura relativa (famiglie, generi e nomi delle specie nelle schede) è però stata aggiornata secondo gli studi e le scoperte più recenti e potrebbe non coincidere con quella riportata nei testi.

BUONA NAVIGAZIONE!