VA2007
Borna d'la Faia
Regione
VALLE D'AOSTA
Provincia
AO
Comune
VALPELLINE
Montagne
BECCA DI LUSENEY
Vallée
BUTHIER (VALPELLINE)
Zones d'intérêt spéléologique
Lithologie de l'entrée
Dimensions
Développement réel
39
Dénivelé négatif
16
Dénivelé total
16
Position de l'entrée
Latitude
5082690
Longitude
381061
Type des coordonnées
UTM WGS84 32T
Type original des coordonnées
UTM ED50
Hauteur
1902
Description
Per un cunicolo basso si perviene ad una nicchia globulare cui ne sovrasta un'altra (pozzo vert. m. 2) della stessa forma alla quale segue una galleria tortuosa ascendente a chiocciola che conduce ad un'altra doppia nicchia (pozzo m. 3) che per altra stretta fessura rimette all'aperto molto in alto in piena parete. La grotta è un bellissimo esempio di erosione carsica-torrentizia turbinosa avvenuta con corrente a forte pressione, come denotano le molte nicchie di erosione e le doppie concamerazioni sovrapposte, a struttura ovoidale, separate fra loro da setti sottili. La galleria è a sezione ellittica con diametri quasi costanti, e qua e là vi sono depositi argillosi e ghiaie rotolate, a testimonianza di antiche acque circolanti. Ora la cavità è asciutta.
Sul soffitto, nella parte mediana, si notano belle concrezioni fragilissime di calcite a struttura globulare raggiata, grosse anche come piccole noci ed unite alla roccia da sottili peduncoli. La morfologia attuale del versante roccioso e la notevole altezza delle aperture sul fondovalle attuale permette di stabilire che la sua escavazione non è recente (postglaciale), ma risale al periodo in cui si pervenne - per ulteriore abbassamento - da un dato livello del fondo vallivo a quello sul quale si distesero i ghiacciai wurmiani'' (C.F. Capello - Grotte e caverne delle valli delle Dare Baltea e Riparia) (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Sul soffitto, nella parte mediana, si notano belle concrezioni fragilissime di calcite a struttura globulare raggiata, grosse anche come piccole noci ed unite alla roccia da sottili peduncoli. La morfologia attuale del versante roccioso e la notevole altezza delle aperture sul fondovalle attuale permette di stabilire che la sua escavazione non è recente (postglaciale), ma risale al periodo in cui si pervenne - per ulteriore abbassamento - da un dato livello del fondo vallivo a quello sul quale si distesero i ghiacciai wurmiani'' (C.F. Capello - Grotte e caverne delle valli delle Dare Baltea e Riparia) (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Itinéraire
"Si segue il sentiero sulla sinistra idrografica (del Buthier), oltre la cascata del torrente Albiera sin di fronte alla conoide di falda della regione Melè, quindi si sale fra i pini sino alla rupe incombente, caratteristica per una macchia verde-rame a striscia che l'attraversa nell'altezza. La rupe è costituita da scisto calcareo grigio a stratificazione irregolare e !ingresso inferiore della grotta è in luogo assai esposto a mezza parete". (da C.F. Capello - Grotte e caverne delle valli delle Dore Baltea e Riparia - 1939)
È particolarmente difficile raggiungere l'ingresso. La salita (ormai molto confuse le tracce di sentiero) aggira paretine strapiombanti attraverso canali erbosi quasi verticali, nella visita del 2009 è stata utilissima una corda di 15 metri che ha di molto agevolato la discesa. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
È particolarmente difficile raggiungere l'ingresso. La salita (ormai molto confuse le tracce di sentiero) aggira paretine strapiombanti attraverso canali erbosi quasi verticali, nella visita del 2009 è stata utilissima una corda di 15 metri che ha di molto agevolato la discesa. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Auteur de la faune
Enrico Lana
Données pré-importation
Numero:2007;Nome:Borna d'la Faia;Regione:Valle d'Aosta;Provincia:AO;Comune:Valpelline;Latitudine:381061;Longitudine:5082690;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):1902;Sviluppo reale (m):39;Dislivello negativo (m):16;Dislivello totale (m):16;
Données de compilation
Recordinsert
03/06/2020
Mis à jour de
maxtar65
Dernière modification
27/01/2021
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w_caves
Coordinate wgs84:
Fauna presente in questa grotta:
Nesticus cellulanus (Clerck, 1757) Voir
Bibliographie
1959 | Primo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'Aosta | Dematteis G | Voir |
1966 | Aspetti antropici delle grotte del Piemonte | Carla Dematteis Lanza | Voir |
1968 | Elenco sistematico e geografico della fauna cavernicola del Piemonte e della Valle d'Aosta | Antonio Martinotti | Voir |
1983 | Speleologia in Valle d'Aosta | Casale A, Di Maio M | Voir |
1992 | ORSO SPELEO BIELLESE n°17 | AA.VV. | Voir |
2001 | Panta Rei n. 3 | Micheletti T, Sella R | Voir |
2005 | Ragni cavernicoli del Piemonte e della Valle d'Aosta | Claudio Arnò, Enrico Lana | Voir |
2011 | Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones) | Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G. | Voir |
2013 | Panta Rei n. 50 | Sella R, Lana E, Pastorelli A, Tarricone L | Voir |
2015 | Panta Rei - Antologia 2001-2014 | AA.VV. | Voir |
2020 | Panta Rei n.78 | Renato Sella | Voir |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Voir |
ctl_surveys
Grottes
VA2007
Borna d'la Faia
Date
2009-01-01
Auteur
R. Bellet, R. Sella
Topographes
R. Bellet, R. Sella
Clubs spéléleologiques
Licence
CC BY 4.0
Source bibliographique
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