PI2520
Tumba 'd Cucitt
Regione
PIEMONTE
Provincia
VB
Comune
CALASCA-CASTIGLIONE
Litologia ingresso
Dimensioni
Sviluppo reale
90
Sviluppo planimetrico
80
Dislivello negativo
20
Dislivello totale
20
Posizione dell'ingresso
Latitudine
5096591
Longitudine
436555
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
1100
Descrizione
La grotta inizia con uno stretto passaggio nell'angolo occidentale della dolina (1).
Un facile saltino (2) dà su un piano inclinato ricoperto da detriti, che costituisce la prima sala. Questa termina dopo una decina di metri (3) con un pozzo di circa 10 m. Con l'aiuto di uno spit ci si può calare fino alla base; altrimenti, spostandosi un po' a sinistra, si può scendere il pozzo con delicata arrampicata (attenzione: roccia e detriti instabili, corda necessaria).
Una volta alla base del pozzo, si raggiunge il piano a quota più bassa (4) ove la grotta prosegue in severo ambiente, tra incombenti lastroni di gneiss a facce piane e parallele.
Un saliscendi porta quindi in una nuova sala, abbastanza ampia (6). Qui la grotta pare terminare.
Con facile arrampicata (attenzione!), si raggiungono i massi più alti (7), ove la grotta prosegue, meno ampia, fino a una piccola saletta apparentemente cieca (10). Ma un basso passaggio sulla destra, poco evidente, porta nell'ultima sala (11 ), di rispettabili dimensioni, e, pur in assenza di concrezioni, di una sua selvaggia e spartana bellezza.
Non volendo rifare al ritorno lo stesso percorso, è possibile ora infilarsi in un passaggio in alto, che riporta dopo vari punti piuttosto stretti, direttamente ai roccioni del punto (7).
Nel corso della nostra visita (27 maggio 2001), tutta la parte bassa della grotta era percorsa da una discreta corrente d'aria in direzione dell'uscita. Non abbiamo osservato flussi consistenti d'acqua, ma le pareti della grotta erano ricoperte pressoché ovunque da un velo di acqua.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Un facile saltino (2) dà su un piano inclinato ricoperto da detriti, che costituisce la prima sala. Questa termina dopo una decina di metri (3) con un pozzo di circa 10 m. Con l'aiuto di uno spit ci si può calare fino alla base; altrimenti, spostandosi un po' a sinistra, si può scendere il pozzo con delicata arrampicata (attenzione: roccia e detriti instabili, corda necessaria).
Una volta alla base del pozzo, si raggiunge il piano a quota più bassa (4) ove la grotta prosegue in severo ambiente, tra incombenti lastroni di gneiss a facce piane e parallele.
Un saliscendi porta quindi in una nuova sala, abbastanza ampia (6). Qui la grotta pare terminare.
Con facile arrampicata (attenzione!), si raggiungono i massi più alti (7), ove la grotta prosegue, meno ampia, fino a una piccola saletta apparentemente cieca (10). Ma un basso passaggio sulla destra, poco evidente, porta nell'ultima sala (11 ), di rispettabili dimensioni, e, pur in assenza di concrezioni, di una sua selvaggia e spartana bellezza.
Non volendo rifare al ritorno lo stesso percorso, è possibile ora infilarsi in un passaggio in alto, che riporta dopo vari punti piuttosto stretti, direttamente ai roccioni del punto (7).
Nel corso della nostra visita (27 maggio 2001), tutta la parte bassa della grotta era percorsa da una discreta corrente d'aria in direzione dell'uscita. Non abbiamo osservato flussi consistenti d'acqua, ma le pareti della grotta erano ricoperte pressoché ovunque da un velo di acqua.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Itinerario di accesso
Si risale la valle Anzasca fino a Molini. Da qui si segue la strada, che poi diviene carrareccia, che porta fino a pochi metri dall'Alpe Giocola.
Si attraversa completamente l'Alpe lungo il sentiero segnato e in leggera salita che porta all'Alpe la Barca e all'Alpe Prer; dopo una quindicina di minuti l'ottimo sentiero attraversa il letto di due torrenti.
Passato il secondo torrente, il sentiero continua prima in salita, quindi prosegue in piano in un bosco di betulle. Poco prima di attraversare un terzo solco torrentizio, assai meno marcato degli altri due, abbandonare il sentiero e scendere per circa 50 m di dislivello nel bosco, cercando di tenendosi sul costone da cui è visibile l'alpe Giocola.
La grotta si presenta con un minuscolo foro all'interno di una specie di dolina del diametro di circa 5 metri. Si tenga comunque presente che la "dolina" è visibile dall'alpe Giocola, e che a circa 50 m in direzione ovest, circa alla stessa altezza, c'è una seconda grotta ostruita, nei pressi di
una paretina rocciosa.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Si attraversa completamente l'Alpe lungo il sentiero segnato e in leggera salita che porta all'Alpe la Barca e all'Alpe Prer; dopo una quindicina di minuti l'ottimo sentiero attraversa il letto di due torrenti.
Passato il secondo torrente, il sentiero continua prima in salita, quindi prosegue in piano in un bosco di betulle. Poco prima di attraversare un terzo solco torrentizio, assai meno marcato degli altri due, abbandonare il sentiero e scendere per circa 50 m di dislivello nel bosco, cercando di tenendosi sul costone da cui è visibile l'alpe Giocola.
La grotta si presenta con un minuscolo foro all'interno di una specie di dolina del diametro di circa 5 metri. Si tenga comunque presente che la "dolina" è visibile dall'alpe Giocola, e che a circa 50 m in direzione ovest, circa alla stessa altezza, c'è una seconda grotta ostruita, nei pressi di
una paretina rocciosa.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Autori testi Fauna
Enrico Lana
Dati pre-importazione
Numero:2520;Nome:Tumba 'd Cucitt;Regione:Piemonte;Provincia:VB;Comune:Calasca-Castiglione;Latitudine:436555;Longitudine:5096591;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):1100;Sviluppo reale (m):80;Dislivello negativo (m):20;Dislivello totale (m):20;Note_:N.C.;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
enricolana
Ultima modifica dei dati
25/01/2021
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:
Fauna presente in questa grotta:
Bibliografia
1959 | Note preliminari sul fenomeno carsico nell'Ossola | Pietro S | Visualizza |
1964 | Secondo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'Aosta | Dematteis G, Ribaldone G | Visualizza |
1966 | Aspetti antropici delle grotte del Piemonte | Carla Dematteis Lanza | Visualizza |
1980 | ORSO SPELEO BIELLESE n°8 | AA.VV. | Visualizza |
1983 | ORSO SPELEO BIELLESE n°11 | AA.VV. | Visualizza |
2001 | Panta Rei n. 2 | Sella R | Visualizza |
2001 | Panta Rei n. 1 | Sella R | Visualizza |
2002 | Labirinti n. 22 | AA.VV. | Visualizza |
2005 | Ragni cavernicoli del Piemonte e della Valle d'Aosta | Claudio Arnò, Enrico Lana | Visualizza |
2008 | Dodici anni di ricerche biospeleologiche nelle Alpi Occidentali: risultati e prospettive | Enrico Lana, Achille Casale, Pier Mauro Giachino | Visualizza |
2011 | Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones) | Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G. | Visualizza |
2015 | Panta Rei - Antologia 2001-2014 | AA.VV. | Visualizza |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI2520
Tumba 'd Cucitt
Autore rilievo
D. Comello, C. Graglia, M. Ghiglia, R. Manna
Rilevatori
D. Comello, C. Graglia, M. Ghiglia, R. Manna
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Fonte bibliografica
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