PI3408
Rem 4
Regione
PIEMONTE
Provincia
CN
Comune
GARESSIO
Area di interesse speleologico
Dimensioni
Sviluppo reale
908
Sviluppo planimetrico
771
Dislivello positivo
28
Dislivello negativo
68
Dislivello totale
96
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4893446
Longitudine
412232
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
1902
Posizione verificata sul campo da
Massimo Sciandra
Descrizione
L’ingresso alto tre metri è un antico meandro tagliato dall’esarazione glaciale e si presenta oggi come un inghiottitoio nascosto da folta vegetazione. Il meandro di 1,5 m x 6 m, fortemente inclinato e con fondo molto scivoloso, scende per 20 m al termine dei quali si perviene al primo salto di 8 m; alla base si trova la Sala Nipiol con il fondo ingrombro di massi, caratterizzata nella parte terminale da un evidente soffitto piatto e inclinato. Da questo ambiente partono numerose vie sia verso monte che verso valle. Verso monte un reticolo piuttosto complesso di gallerie freatiche sotto pressione, proveniente da un’unica galleria intasata da materiale alluvionale, porta ad uno stretto passaggio al tempo disostruito che permette di raggiungere un successivo meandro di discrete dimensioni che successivamente conduce alla Sala del Profeta, impostata su una evidente sinclinale che ne determina la morfologia. Il pavimento ingombro di blocchi di frana sale in forte pendenza raggiungendo il fondo, alla sommità una breve prosecuzione in un piccolo e stretto condotto, termina in prossimità della superficie in una saletta completamente ingombra di gusci di lumache, Tutta questa zona è caratterizzata da una notevole quantità d’aria che percorre le gallerie verso valle.
Nella parte bassa della Sala Nipiol, incontriamo un piccolo corso d’acqua che presto sparisce in una frana verso valle. By-passando la frana, si giunge all’ampia Galleria di Sava (4 m x 5 m) che dopo alcune svolte incontra una seconda galleria, Meandro Non Ci Credo di dimensioni minori. Verso monte chiude su frana con buona aria. Verso valle si sviluppa allargandosi fino a 6 m x 12 m. Poco prima che l’acqua scompaia in un ringiovanimento chiuso su sifone, il soffitto della galleria è ingombro di massi, risalendo sui quali si arriva in una grande galleria fossile che si arresta su una frana instabile con aria.
Proseguendo nella parte sottostante si incontra la medesima frana che ostruisce anche questa prosecuzione alla massima profondità della grotta. L’aria è sensibile e ci sono buone possibilità di disostruire.
Dalla parte superiore di Sala Nipiol risaliti per 5 m si raggiunge un condotto fossile da cui si diparte una zona molto complicata della grotta. Il primo bivio sulla sinistra porta al Meandro Stracciatute che scende fino a diramarsi nel tortuoso Biscia Nera e successivamente a raggiungere un ambiente che a sinistra chiude su sifone, mentre da destra arriva il Meandro dei Velociraptor di maggiori dimensioni seguendo il quale si risale sino a +28 m dove l’esplorazione è ferma su una strettoia soffiante.
Sempre al primo bivio, andando dritto, si perviene ad un quadrivio in cui arriva un interessante ma piccolo meandro, a lato un’altra via porta ad una serie di gallerie fossili che terminano su una sala di buone dimensioni detta l’Innominata. L’ultima via retroverte verso l’ingresso all’altezza del primo salto.
La grotta rappresenta ad oggi l’unico esempio di freatico fossile molto sviluppato in Val Casotto, segno tangibile delle ancor grandi possibilità esplorative della zona. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Nella parte bassa della Sala Nipiol, incontriamo un piccolo corso d’acqua che presto sparisce in una frana verso valle. By-passando la frana, si giunge all’ampia Galleria di Sava (4 m x 5 m) che dopo alcune svolte incontra una seconda galleria, Meandro Non Ci Credo di dimensioni minori. Verso monte chiude su frana con buona aria. Verso valle si sviluppa allargandosi fino a 6 m x 12 m. Poco prima che l’acqua scompaia in un ringiovanimento chiuso su sifone, il soffitto della galleria è ingombro di massi, risalendo sui quali si arriva in una grande galleria fossile che si arresta su una frana instabile con aria.
Proseguendo nella parte sottostante si incontra la medesima frana che ostruisce anche questa prosecuzione alla massima profondità della grotta. L’aria è sensibile e ci sono buone possibilità di disostruire.
Dalla parte superiore di Sala Nipiol risaliti per 5 m si raggiunge un condotto fossile da cui si diparte una zona molto complicata della grotta. Il primo bivio sulla sinistra porta al Meandro Stracciatute che scende fino a diramarsi nel tortuoso Biscia Nera e successivamente a raggiungere un ambiente che a sinistra chiude su sifone, mentre da destra arriva il Meandro dei Velociraptor di maggiori dimensioni seguendo il quale si risale sino a +28 m dove l’esplorazione è ferma su una strettoia soffiante.
Sempre al primo bivio, andando dritto, si perviene ad un quadrivio in cui arriva un interessante ma piccolo meandro, a lato un’altra via porta ad una serie di gallerie fossili che terminano su una sala di buone dimensioni detta l’Innominata. L’ultima via retroverte verso l’ingresso all’altezza del primo salto.
La grotta rappresenta ad oggi l’unico esempio di freatico fossile molto sviluppato in Val Casotto, segno tangibile delle ancor grandi possibilità esplorative della zona. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario di accesso
L’ingresso della grotta si trova in Val Casotto, sotto le pareti delle Rocche di Perabruna. Si percorrono 15 km di carrozzabile partendo dalla Colla di Casotto verso il rifugio Manolino. Prima di giungere al rifugio, in prossimità dell’ultimo tornante, si prende il sentiero per la Colla Bassa e dopo il primo pianoro si devia a destra in direzione delle pareti delle Rocche Perabruna. Contornato il Bric d’Oc si scorge un evidente conoide detritico, salito il quale si devia a sinistra per facili cenge. L’ingresso, una dolina, non è visibile che in prossimità. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Meteorologia
aspira con il caldo
Storia
La grotta è stata scoperta nel 1996 dallo SCT. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Autore foto
Massimo Sciandra
Licenza foto ingresso
CC BY-SA 4.0
Dati pre-importazione
Numero:3408;Nome:Rem 4;Altra denominazione:Sistema di Borello;Regione:Piemonte;Provincia:CN;Comune:Garessio;Area carsica:Cima Verzera;Latitudine:412243;Longitudine:4893445;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):1902;Posizione verificata su campo da curatore:Massimo Sciandra;Sviluppo reale (m):908;Sviluppo planimetrico (m):771;Dislivello positivo (m):28;Dislivello negativo (m):68;Dislivello totale (m):96;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
maxtar65
Ultima modifica dei dati
28/12/2020
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliografia
2010 | Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 | AA.VV. | Visualizza |
2010 | Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 | AA.VV. | Visualizza |
2018 | SCT News n. 2 | AA.VV. | Visualizza |
2018 | 2018 un po' di attività speleo...! | Trombin D | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI3408
Rem 4 Pianta (2018)
Autore rilievo
Davide Barberis, Raffaella Zerbetto
Rilevatori
Matteo Angeloni, Massimo Sciandra, Denise Trombin, Davide Barberis
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Grotte
PI3408
Rem 4 Sezione (2018)
Autore rilievo
Davide Barberis, Raffaella Zerbetto
Rilevatori
Matteo Angeloni, Massimo Sciandra, Denise Trombin, Davide Barberis
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Grotte
PI3408
REM 4 Poligonale (2018)
File kml
REM4.KML (136.73 Kb | 412 Download)
Autore rilievo
Davide Barberis, Raffaella Zerbetto
Rilevatori
Matteo Angeloni, Massimo Sciandra, Denise Trombin, Davide Barberis
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
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