PI134

Pis del Pesio

Regione
PIEMONTE
Provincia
CN
Comune
CHIUSA DI PESIO
Località
SORGENTI DEL PESIO
Valle
PESIO
Area di interesse speleologico
Sistema carsico
Dimensioni
Sviluppo reale
1922
Dislivello positivo
49
Dislivello negativo
40
Dislivello totale
89
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4894880
Longitudine
391607
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota cartografica
1447
Valutazione dato
Data l'impossibilità di usare il GPS all'ingresso, la posizione è stata ricavata con poligonale e triangolazione da un punto GPS.
Posizione verificata sul campo da
Michelangelo Chesta
Note
Durante i periodi di piena (primavera) il Pis rimane fortemente attivo per diverso tempo. Nelle altre stagioni esiste il rischio di piene improvvise in occasione di precipitazioni particolarmente intense e prolungate. Il Pis ha sifoni lunghi, non banali e con bassa temperatura dell'acqua. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Descrizione
La grotta del Pis del Pesio costituisce la più spettacolare risorgenza del sistema delle Carsene. Da una spaccatura nella parete rocciosa si attiva una cascata in occasione della piena primaverile, quando è in corso la fusione della neve associata anche alle piogge stagionali. Le diverse sorgenti perenni sono ubicate ai piedi della parete e nascoste dai detriti. La grotta presenta un ramo attivo, con lunghi tratti sifonanti ed un reticolo fossile. Al primo si accede direttamente dall'ingresso dove, attraverso uno scivolo, si raggiunge una prima sala. Da questa partono
un grosso camino ed un ramo laterale che termina in un sifone. li ramo principale prosegue con un laghetto, superabile con un traverso su cavo d'acciaio, ed una bella forra con marmitte, percorribile in libera.
Dopo un centinaio di metri si raggiunge un arrivo: La Sorgente. Poco oltre, una facile arrampicata permette di accedere ai rami fossili. Proseguendo lungo l'attivo si entra nella Zona del Silenzio e, dopo 60 m e alcuni laghetti, un meandro a saliscendi sulla destra conduce ad un sifone. li ramo principale prosegue con un meandro sfondato e, dopo un paio di saliscendi, termina con uno scivolo che porta sul sifone attivo. Prima dello scivolo, una semplice arrampicata a sinistra accede alla zona fossile che, con diversi rami talvolta paralleli e leggermente labirintici, punta verso l'esterno (Meandro degli Esseri Viventi, +50 m rispetto alla quota di ingresso). Nel complesso della progressione possono essere utili alcune corde per traversi e scivoli.
li ramo attivo prosegue con tre lunghi sifoni consecutivi (S 1 240 m di sviluppo per -40 m di profondità, cascata di 4 m, S2 80 m -17 m, S3 150 m -17 m) seguiti da un ambiente aereo dove si sono arrestate le esplorazioni. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario di accesso
La grotta è ubicata in alta Valle Pesio. Lasciata l'auto al Pian delle Gorre, oltre la Certosa di Pesio, ci si incammina lungo il sentiero che parte sulla destra del rifugio. Dopo aver attraversato il torrente Pesio, si risale lungo la valle e superato il Gias Fontana (1218 m), si procede verso il gias degli Arpi (1435 m). Di qui, sulla sinistra orografica, un sentiero ben indicato porta alla base della parete rocciosa da cui scaturisce il Pis del Pesio. L'ingresso si apre nella roccia a circa 20 m di altezza.
Per armare la salita esterna, a sinistra, un sistema di cavi di rappello consente di issare la corda. La parete del Pesio presenta instabilità con possibile distacco di rocce. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia
La grotta, oltre ad essere uno spettacolo naturale meraviglioso con la cascata in parete nei momenti di piena, è stata la prima cavità esplorata del Marguareis.
Le prime osservazioni scientifiche risalgono alla fine del 1700, ad opera del Nallino, che descrive in estrema sintesi il sistema idrologico delle Carsene nell'opera Il corso del fiume Pesio.
La prima esplorazione documentata del Pis del Pesio è datata 29 agosto 1905, per merito del cavalier Vittorio Strolengo, escursionista, alpinista e cacciatore, grande amante del Marguareis e della Valle Pesio, che con un ardito sistema su tronco d'abete, raggiunge l'ingresso della risorgenza e si addentra nella grotta fino al primo lago.
L'impresa fu documentata da Fritz Mader, compagno di spedizione, che ne pubblicò il resoconto sulla Rivista Mensile del CAI del 1906, suscitando anche l'interesse del celebre geologo fossanese Federico Sacco.
Sempre Strolengo è protagonista di una nuova esplorazione nel 1909, che consente il superamento dei primi laghi per mezzo di una zattera e la redazione del primo rilievo della cavità. Nel 1937 è la volta degli esploratori locali guidati da don Marabotto, parroco di una borgata di Chiusa Pesio, con la collaborazione dell'ing. Gino Rodella, genovese, che progetta una zattera smontabile per superare i laghi.
All'inizio degli anni '60, con la nascita della speleologia organizzata, la grotta torna ad essere esplorata, anche con tecniche speleosubacquee e nel 1971 il GSAM stende il primo rilievo completo della cavità. Nell'ultimo decennio del secolo scorso si sono susseguite spedizioni speleosubacquee grazie a gruppi speleo liguri, piemontesi, belgi e francesi, che hanno permesso di conoscere cosa si nasconde al di là dei sifoni, verso il cuore attivo di questo vasto sistema carsico.
Il superamento e l'esplorazione non completa della zona sifonante sono opera dei belgi dello CSARI e del GS Bolzaneto (1993-1999). (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)

Foto ingresso
Autore foto
Archivio GSAM
Licenza foto ingresso
CC BY 4.0
Autori testi Fauna
Enrico Lana
Numero:134;Nome:Pis del Pesio;Regione:Piemonte;Provincia:CN;Comune:Chiusa di Pesio;Area carsica:Carsene - Pian Ambrogi;Sistema carsico:Pis del Pesio;Latitudine:391621;Longitudine:4894883;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):1450;Sviluppo reale (m):1922;Dislivello positivo (m):49;Dislivello negativo (m):40;Dislivello totale (m):89;Note_:Accesso In Parete;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
michelangelochesta
Ultima modifica dei dati
03/06/2023
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:


Fauna presente in questa grotta:


Meta menardi (Latreille, 1804)  Visualizza

Bibliografia

1906Prima esplorazione del Pis del PesioFritz MaderVisualizza
1909Esplorazione della grotta del PesioGalleani L.Visualizza
1934Le AlpiFederico SaccoVisualizza
1952Il fenomeno carsico in PiemonteCarlo Felice CapelloVisualizza
1959Primo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'AostaDematteis GVisualizza
1968Mondo Ipogeo n. 3AA.VV.Visualizza
1968Elenco sistematico e geografico della fauna cavernicola del Piemonte e della Valle d'AostaAntonio MartinottiVisualizza
1971Mondo Ipogeo n. 7AA.VV.Visualizza
1975Il fenomeno carsico nel CuneeseGuido PeanoVisualizza
1984Mondo Ipogeo n. 11AA.VV.Visualizza
1985Fauna cavernicola delle Alpi LiguriMarco Bologna, Augusto Vigna TagliantiVisualizza
1986Sintesi delle conoscenze sui sistemi carsici delle Alpi Liguri Balbiano d'Aramengo C.Visualizza
1986Spéléo sportive au MarguareisAlain Oddou - Jean-Paul SounierVisualizza
1987Grotte, Barme ed AbissiManzone PL, Marro A, Bellone C, Morisi A, Rattalino EVisualizza
1995Atlante delle grotte e delle aree carsiche piemontesiAA.VV.Visualizza
1995Premier rapport sur l'expédition du CSARI en juillet 95Cercle Spéléo de l'Athéné Royal d'Ixelles (CSARI)Visualizza
1997L'abisso ParsifalCarlo Balbiano d'AramengoVisualizza
1997Explorations belges en ltalieDelaby S, Verheyden SVisualizza
1998Marguareis. La montagna a geografia variabileElia E.Visualizza
1998Grotte n. 126AA. VV.Visualizza
1999GRUPPO SPELEOLOGICO n. 10 (nuova serie)AA.VV.Visualizza
2000Grotte n. 134AA. VV.Visualizza
2001Grotte n. 135AA. VV.Visualizza
2005Mondo Ipogeo n. 16AA.VV.Visualizza
2005Ragni cavernicoli del Piemonte e della Valle d'AostaClaudio Arnò, Enrico LanaVisualizza
2010Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1AA.VV.Visualizza
2011Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones)Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G.Visualizza
2013Mondo Ipogeo n. 17AA.VV.Visualizza
2016Bossea MMXIII "La ricerca carsologica in Italia"AA.VV.Visualizza
2021Fauna Hypogaea PedemontanaEnrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille CasaleVisualizza
2023Novità esplorative in Conca delle Carsene 2015-2021Calleris S., Canavese F., Pasquini T.Visualizza

Rilievi cavità

Grotte
PI134

Pis del Pesio - pianta e sezione - rilievo 2000


Data rilievo
2000-11-01
Autore rilievo
S. Delaby
Rilevatori
GSAM (Gruppo Speleologico Alpi Marittime), FFESM (Fédération Française Etudes Sports Sous Marins)-FFS (Fédération Française de Spéléologie), CSARI (Cercle Spéléo de l'Athénée Royal d'Ixelles), GS Bolzaneto
Licenza rilievo
CC BY 4.0

Grotte
PI134

Pis del Pesio - pianta con rami allagati


Data rilievo
1995-01-01
Autore rilievo
CSARI
Rilevatori
CSARI
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Fonte bibliografica

Grotte
PI134

Pis del Pesio - sezione con rami allagati


Data rilievo
1995-01-01
Autore rilievo
CSARI
Rilevatori
CSARI
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Fonte bibliografica

Grotte
PI134

Pis del Pesio: rilievo parte emersa


Licenza rilievo
CC BY 4.0

Grotte
PI134

Pis del Pesio: rilievo completo con i sifoni


Foto della cavità

Numero grotta
PI134 Pis del Pesio

Pis del Pesio: galleria


Autore foto
M. Bisotto
Licenza foto
CC BY 4.0

Numero grotta
PI134 Pis del Pesio

Pis del Pesio: torrente


Autore foto
M. Bisotto
Licenza foto
CC BY 4.0

Numero grotta
PI134 Pis del Pesio

Pis del Pesio: torrente


Autore foto
M. Bisotto
Licenza foto
CC BY 4.0

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