PI999
Omega X degli Stanti
Grotte collegate
Regione
PIEMONTE
Provincia
CN
Comune
ORMEA
Area di interesse speleologico
Sistema carsico
Complesso carsico
Dimensioni
Sviluppo reale
1725
Sviluppo planimetrico
1189
Dislivello positivo
0
Dislivello negativo
340
Dislivello totale
340
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4894024
Longitudine
408357
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
1867
Posizione verificata sul campo da
Massimo Sciandra
Descrizione
L’ingresso permette di accedere ad alcuni brevi saltini (ove occorre prestare attenzione ad eventuali scariche di pietre) e, attraverso i successivi P20 e P15, al punto di giunzione con Omega 11. Da qui parte anche la Galleria della Sabbia che, attraverso una serie di meandri e gallerie, porta ad un nuovo fondo a -150 m.
La via per il vecchio fondo è invece prevalentemente costituita da una serie di pozzi intervallati da brevi meandri fino a quota -340 m ove termina in un lago sifone; sulla destra arriva un ramo ascendente, non rilevato, che può essere percorso per circa 350 m sino ad una frana da cui giunge l’acqua.
Dal punto di giunzione tra Omega X e Omega 11, invece di percorrere il pozzo in direzione del vecchio fondo, si continua scendendo a destra la Galleria della Sabbia fino ad uno stretto passaggio, forzato il quale si accede ad un meandro da cui si sviluppa la Galleria Contr’Aria, percorsa da un piccolo rigagnolo, che porta ad una strettoia su fango, con forte aria. Oltre, il meandro prosegue per altri 50 m, fino a sbucare in un enorne ambiente, in cui convergono tre grosse gallerie. La prima chiude su riempimento di sabbia di natura quarzitica, le altre due portano ad una complessa serie di arrampicate in grandi ambienti, tuttora in via d’esplorazione.
Verso valle, una grande galleria di 6 m di larghezza e 15 m di altezza prosegue percorsa da un torrente, fino ad arrestarsi su un enorme masso crollato, dove per ora è ferma l’esplorazione, in totale assenza d’aria, alla profondità di -150 m.
La possibilità di superare questo fondo è legata allo scavo dello stretto e bagnato passaggio o all’arrampicata in zone sovrastanti, interessate da orribili frane.
Alla partenza della Galleria Contr’Aria, verso monte, si sviluppa un reticolo di meandri, in parte ancora da rilevare, che intercetta la vecchia via del fondo.
La prima parte di pozzi fino a -50 m va percorsa con attenzione, perché soggetta a caduta di massi instabili. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
La via per il vecchio fondo è invece prevalentemente costituita da una serie di pozzi intervallati da brevi meandri fino a quota -340 m ove termina in un lago sifone; sulla destra arriva un ramo ascendente, non rilevato, che può essere percorso per circa 350 m sino ad una frana da cui giunge l’acqua.
Dal punto di giunzione tra Omega X e Omega 11, invece di percorrere il pozzo in direzione del vecchio fondo, si continua scendendo a destra la Galleria della Sabbia fino ad uno stretto passaggio, forzato il quale si accede ad un meandro da cui si sviluppa la Galleria Contr’Aria, percorsa da un piccolo rigagnolo, che porta ad una strettoia su fango, con forte aria. Oltre, il meandro prosegue per altri 50 m, fino a sbucare in un enorne ambiente, in cui convergono tre grosse gallerie. La prima chiude su riempimento di sabbia di natura quarzitica, le altre due portano ad una complessa serie di arrampicate in grandi ambienti, tuttora in via d’esplorazione.
Verso valle, una grande galleria di 6 m di larghezza e 15 m di altezza prosegue percorsa da un torrente, fino ad arrestarsi su un enorme masso crollato, dove per ora è ferma l’esplorazione, in totale assenza d’aria, alla profondità di -150 m.
La possibilità di superare questo fondo è legata allo scavo dello stretto e bagnato passaggio o all’arrampicata in zone sovrastanti, interessate da orribili frane.
Alla partenza della Galleria Contr’Aria, verso monte, si sviluppa un reticolo di meandri, in parte ancora da rilevare, che intercetta la vecchia via del fondo.
La prima parte di pozzi fino a -50 m va percorsa con attenzione, perché soggetta a caduta di massi instabili. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario di accesso
Dalla Colla dei Termini si prosegue lungo la strada nel vallone delle Celle degli Stanti, fino a raggiungere la casera dove termina la carrozzabile.
Si segue quindi l’evidente sentiero che a mezza costa percorre la dorsale, fino a sotto Cima Verzera.
Giunti in prossimità di un’evidente cavità catastata con numero Pi/CN 3429, si abbandona il sentiero e si scende per la massima pendenza, fino al successivo inghiottitoio: l’Abisso 5000. Per arrivare all’ingresso di Omega X bisogna continuare sulla destra, per tracce di sentiero, fino ad un evidente pianoro, da costeggiare sulla sinistra. L’ingresso si apre alla base di una piccola paretina rivolta a sud. Omega 11 è a 30 m in direzione N, alla medesima quota. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Si segue quindi l’evidente sentiero che a mezza costa percorre la dorsale, fino a sotto Cima Verzera.
Giunti in prossimità di un’evidente cavità catastata con numero Pi/CN 3429, si abbandona il sentiero e si scende per la massima pendenza, fino al successivo inghiottitoio: l’Abisso 5000. Per arrivare all’ingresso di Omega X bisogna continuare sulla destra, per tracce di sentiero, fino ad un evidente pianoro, da costeggiare sulla sinistra. L’ingresso si apre alla base di una piccola paretina rivolta a sud. Omega 11 è a 30 m in direzione N, alla medesima quota. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Meteorologia
soffia con il caldo
Storia
Nel 1984 lo SCT scopre l’ingresso di Omega 11, costituito da uno stretto inghiottitoio ormai fossile, e lo esplora fino alla profondità di -150 m. Viene inoltre trovata a -70 m un’interessante diramazione ascendente che, dopo lunghe disostruzioni, porterà alla scoperta del vicino Omega X.
Le problematiche strettoie del lungo meandro di giunzione peseranno sulle punte esplorative e porteranno il gruppo a cercare un accesso più agevole, compiendo una serie di risalite nell’amonte di Omega X, fino a giungere in prossimità della superficie.
Nel 1987 viene aperto l’ingresso della nuova grotta ed in breve l’esplorazione raggiunge il fondo a -340 m.
Nel 2002 il gruppo SCT ritorna nella cavità e con una nuova campagna di disostruzione scopre un interessante reticolo di gallerie che partono da -70 m. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Le problematiche strettoie del lungo meandro di giunzione peseranno sulle punte esplorative e porteranno il gruppo a cercare un accesso più agevole, compiendo una serie di risalite nell’amonte di Omega X, fino a giungere in prossimità della superficie.
Nel 1987 viene aperto l’ingresso della nuova grotta ed in breve l’esplorazione raggiunge il fondo a -340 m.
Nel 2002 il gruppo SCT ritorna nella cavità e con una nuova campagna di disostruzione scopre un interessante reticolo di gallerie che partono da -70 m. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Autore foto
Massimo Sciandra
Licenza foto ingresso
CC BY-SA 4.0
Dati pre-importazione
Numero:999;Nome:Omega X degli Stanti;Regione:Piemonte;Provincia:CN;Comune:Ormea;Area carsica:Cima Verzera;Complesso carsico:Complesso Omega 11-Omega X;Latitudine:408357;Longitudine:4894024;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):1867;Posizione verificata su campo da curatore:Massimo Sciandra;Sviluppo reale (m):1725;Sviluppo planimetrico (m):1189;Dislivello negativo (m):340;Dislivello totale (m):340;Note_:S.N.;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
15/01/2022
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliografia
1988 | Grotte n. 98 | AA. VV. | Visualizza |
1995 | Atlante delle grotte e delle aree carsiche piemontesi | AA.VV. | Visualizza |
2004 | Pertus n.4 | AA.VV. | Visualizza |
2010 | Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 | AA.VV. | Visualizza |
2010 | Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 | AA.VV. | Visualizza |
2011 | Speleologia n. 65 | AA.VV. | Visualizza |
2018 | SCT News n. 2 | AA.VV. | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI999
Omega X - 11 Pianta
Autore rilievo
Massimo Sciandra
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Fonte bibliografica
Grotte
PI999
Omega X - 11 Sezione
Autore rilievo
Massimo Sciandra
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Fonte bibliografica
Grotte
PI999
Complesso Omega X - 11 (1988)
Data rilievo
1988-01-01
Autore rilievo
SCT (Speleo Club Tanaro)
Rilevatori
SCT (Speleo Club Tanaro)
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Fonte bibliografica
Grotte
PI999
Schizzo esplorazioni - sezione 1988
Autore rilievo
Speleo Club Tanaro
Rilevatori
Speleo Club Tanaro
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
Grotte
PI999
Omega X-11 - poligonale
File kml
Omega_x.KML (74.18 Kb | 1321 Download)
Autore rilievo
Raffaella Zerbetto
Rilevatori
Calcagno D, Sciandra M, Salvatico F, Salvatico E, Angeloni M, Loiodice G, Fontana C, Testa P, Ferraris A, Boglio D, Chiesa R
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0
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