Nome scientifico
Barbastella barbastellus (Schreber, 1774)
Autore
Johann Christian Daniel von Schreber (1739-1810)
Phylum
CHORDATA
Classe
MAMMALIA
Ordine
CHIROPTERA
Famiglia
VESPERTILIONIDAE
Genere
Barbastella
Categoria
SUBTROGLOFILO
Descrizione
Il barbastello è un Chirottero della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Ecozona paleartica
Dimensioni
Chirottero di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 45 e 60 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 31 e 43 mm, la lunghezza della coda tra 36 e 52 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 18 mm e un peso fino a 13,5 g.[3]
Aspetto
La pelliccia è lunga. Le parti dorsali variano dal marrone scuro al nerastro, con le punte dei peli sulle spalle giallo-brunastre, mentre le parti ventrali sono grigio scure. Il muso è corto, largo, tronco e con due rigonfiamenti ghiandolari densamente ricoperti di peli sui lati. Il labbro superiore è densamente frangiato, mentre le narici si aprono verso l'alto e all'infuori. Le orecchie sono grandi ma non allungate, unite alla base, rivolte in avanti e con un lobo antitragale alla base del bordo esterno. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, appuntito e ricoperto di peli. Le membrane alari variano dal bruno-grigiastro al bruno-nerastro, sono larghe con l'estremità appuntita e attaccate posteriormente alla base dell'alluce. La punta della coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Gli arti inferiori sono allungati. Il cariotipo è 2n=32 FNa=50.
Ecolocazione
Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro con impulsi di breve durata a frequenza quasi costante tra 32,6 e 34,8 kHz.

Biologia
Comportamento
In estate si rifugia negli edifici, talvolta cavità degli alberi e nella parte più meridionale dell'areale anche nelle grotte dove forma vivai formati da circa 5-30 femmine. In inverno preferisce grotte, cantine e miniere con temperature di 0-8° c, ma molto spesso anche ben al disotto dello zero termico a circa -6 °C. Potendo resistere per breve tempo anche a temperature fino a -16,5 °C, questo pipistrello può cambiare i ricoveri anche in pieno inverno e disporsi vicino alle entrate in presenza di ghiaccio o neve. Entra in ibernazione da ottobre ad aprile solitariamente o in grossi gruppi fino anche a 7.800 individui, talvolta insieme ai pipistrelli nani. L'attività predatoria solitamente inizia molto presto, anche con la luce del giorno e con cattivo tempo. Stabilisce dei percorsi regolari circolari di circa 50-100 metri di diametro a circa 4-5 metri dal suolo. Il volo è agile e manovrato, lento e fluttuante. Può effettuare spostamenti fino a 290 kM, ma principalmente tende ad essere sedentario.
Alimentazione
Si nutre di piccoli insetti catturati in volo o sopra rami di alberi o sul fogliame sopra specchi d'acqua, nei boschi o lungo i loro margini, nei giardini e nelle strade illuminate.
Riproduzione
Danno alla luce un piccolo alla volta a partire da metà giugno e dopo una gestazione di 6 mesi. Il nascituro raggiunge le dimensioni adulte dopo 8-9 settimane di vita. L'aspettativa di vita è di 21 anni e 9 mesi. Le femmine diventano mature sessualmente dopo due anni di età.
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa in Europa ad est fino alla Bielorussia, Ucraina centrale e Crimea; nel Caucaso, in Marocco, sulle Isole Canarie, Isole Britanniche, Isole Baleari, Corsica, Sardegna e Sicilia. Si è probabilmente estinta in Belgio. In Italia è presente su tutto il territorio eccetto il versante adriatico dalle Marche alla Puglia.

Vive nelle zone boscose collinari e montane e anche in zone urbane fino a 2.260 metri di altitudine.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Barbastella_barbastellus)

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Enrico Lana

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Valentina Balestra
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Data inserimento
12/01/2021 18:09:04
Data ultimo aggiornamento
20/01/2022 12:29:58
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Bibliografia

1986Osservazioni sui crani di chirotteri raccolti in alcune grotte delle Alpi LiguriAmelio M., Bonzano C.Visualizza
1985Fauna cavernicola delle Alpi LiguriMarco Bologna, Augusto Vigna TagliantiVisualizza
1968Elenco sistematico e geografico della fauna cavernicola del Piemonte e della Valle d'AostaAntonio MartinottiVisualizza
2008Dodici anni di ricerche biospeleologiche nelle Alpi Occidentali: risultati e prospettiveEnrico Lana, Achille Casale, Pier Mauro GiachinoVisualizza
2002I Chirotteri del Piemonte e della Val d'Aosta. Bats of Piedmont and the Aosta Valley (NW Italy). Roberto Sindaco, Nerio Baratti, Giovanni BoanoVisualizza
2019The bats of the Rio Martino Cave, North West Italy (Mammalia Chiroptera)Roberto ToffoliVisualizza
2016Bats of Alpi Marittime Nature Park(North West Italy)and Site of Community Importance IT1160056: distribution and statusRoberto Toffoli, Paola Culasso, Andrea G. Locatelli, Luca GiraudoVisualizza
2014Chirotteri e gallerie ferroviarie abbandonate: primi dati sull’occupazione in un’area della provincia di Cuneo (Mammalia, Chiroptera)Paola Culasso, Roberto ToffoliVisualizza
2010Utilizzo autunnale di siti sotterranei da parte della chirotterofauna in Piemonte e definizione del loro ruolo ecologico (Mammalia, Chiroptera)Roberto Toffoli, Paola CulassoVisualizza
2021Relationship between external weather conditions and number of hibernating bats in two caves in the western Italian AlpsToffoli RVisualizza
2021Fauna Hypogaea PedemontanaEnrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille CasaleVisualizza

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