PI1

Tana dei Saraceni

Altre denominazioni
CAVERNA DELLA MAGA
Cavità artificiali collegate
Regione
PIEMONTE
Provincia
AL
Comune
OTTIGLIO
Litologia ingresso
Dimensioni
Sviluppo reale
238
Dislivello positivo
4
Dislivello negativo
3
Dislivello totale
7
Posizione dell'ingresso
Latitudine
4988421
Longitudine
449301
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
226
Posizione verificata sul campo da
Davide Barberis
Descrizione
La cavità, prettamente artificiale, presenta un andamento piuttosto labirintico.
L’ingresso originario (1) si apre alla base di una paretina rocciosa, ove spicca un cartello riportante un teschio con la scritta “pericolo di morte”.
La volta del basso condotto di ingresso, tondeggiante (ricorda un canale a pressione delle condotte carsiche), evidenzia i vari piani di strato del deposito marnoso; questo assestamento è in realtà naturale, comportando la migliore stabilità statica della volta. Sulla destra, un minuscolo condotto parzialmente ostruito riporta, dopo pochi metri, a una minuscola uscita (1B). Dopo un paio di metri di strisciare, ci si può raddrizzare in piedi, in corrispondenza di una saletta (4); nei pressi si notano interessanti scritte di varia epoca, a partire dall’800.
Prendendo sulla destra, un breve cunicolo porta a uno slargo, bloccato da crollo (4c).
Prendendo invece a sinistra, si risale una comoda galleria dal soffitto particolarmente piatto: si tratta in realtà del giunto di strato su cui è impostata la volta di un vasto tratto di grotta. Ben presto si notano alle pareti le marcate solcature prodotte degli attrezzi di scavo. Dopo una quindicina di metri, si stacca sulla destra una bella galleria artificiale, dalla volta arcuata molto scura, che termina in uno stretto e basso meandro naturale, con sezione a chiave di serratura, chiaro indizio di scorrimento idrico in regime freatico prima, vadoso poi (4X).
Il corridoio principale prosegue diritto in lieve salita, fino a un trivio (4H).
Sulla destra diparte una galleria che dopo pochi metri, attraversata una pozzanghera, porta in un ambiente puntellato con travi, da cui dipartono cunicoletti intransitabili (4M).
Un pozzetto circolare del diametro di una settantina di centimetri porta invece in bassi ambienti sottostanti (4N), che portano alla base di un pozzetto attrezzato con una scala metallica (8-9).
Anche prendendo la galleria di sinistra, percorsi pochi metri, dopo aver attraversato in equilibrio il pozzetto grazie a due travi incastrati sulle pareti, è possibile raggiungere la medesima scala.
Pochi metri prima delle travi, una galleria sulla sinistra permette di scendere in una saletta interessata da detriti e crolli (6), ove spicca un masso bloccato lateralmente da una putrella in ferro (è opportuno non appoggiarvisi!). Ancora qualche metro in una galleria irregolare, ed eccoci sbucare nuovamente nella saletta delle scritte (4).
Ritornati nuovamente alla base del pozzetto (8), si percorre ora una galleria più comoda, accuratamente scavata anche sulla volta, qua e là ingombra di accumuli di materiale; si tralascia un cunicolo rettilineo che tende presto a intasarsi (10A), e dopo pochi metri, attraversato uno slargo, giungiamo nei pressi di un nicchione squadrato, (12) alla cui base sgorga una sorgente le cui acque presto scompaiono tra i detriti del pavimento.
Ci troviamo ora in una galleria molto più ampia e regolare (Galleria Cirio), che dopo una quarantina di metri sbocca nuovamente all’esterno (16).
Il pozzo (8) può anche venire raggiunto dalla saletta (4) infilandosi nello stretto corridoio di sinistra (3A); un paio di svolte ortogonali, impostate su fratture recenti, ben visibili sulla volta, portano in un ambiente franoso sorretto da colonnine di roccia in cattivo stato, oltre le quali (8A) si incontra la galleria che conduce alla sommità del pozzo (8).
In questa area dipartono altri modesti cunicoli.
L’intera zona si presenta variamente fratturata, opera di sollecitazioni tuttora in atto, per cui se ne sconsiglia la visita.
(tratto da: Labirinti n. 30; testo: G.D. Cella, R. Sella)
Itinerario di accesso
Dal centro di Ottiglio, prendere la strada che porta alla frazione Moleto.
Giunti allo spartiacque, in corrispondenza di un quadrivio, conviene parcheggiare l’auto nel piazzale antistante una cappella restaurata modernamente.
Si prende la strada asfaltata che costeggia Cascina Vecchia (CTR: Cascina Riva); dopo circa 150 m, si stacca sulla sinistra una carrareccia agricola che, con un paio di curve, porta al fondo della valletta dei Guaraldi.
L’ingresso della galleria Cirio si trova pochi metri più in avanti, sulla sinistra, alla base della paretina rocciosa del lato orientale; una cinquantina di metri più in avanti, sempre sulla sinistra, si apre l’ingresso principale della grotta. Entrambi gli accessi sono preceduti da una intricata boscaglia e fitti intrecci di rovi.
Si rammenta che la grotta si apre in proprietà privata, per cui è opportuno richiedere al proprietario il permesso di accesso (Geom. Pierangelo Torielli – Casale Monferrato).
(tratto da: Labirinti n. 30; testo: G.D. Cella, R. Sella)

Foto ingresso
Autore foto
Renato Sella
Licenza foto ingresso
CC BY 4.0
Autori testi Fauna
Enrico Lana
Numero:1;Nome:Tana dei Saraceni;Regione:Piemonte;Provincia:AL;Comune:Ottiglio;Area carsica:Pontestura - Vignale;Latitudine:449301;Longitudine:4988421;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):226;Posizione verificata su campo da curatore:Davide Barberis;Sviluppo reale (m):238;Dislivello positivo (m):2;Dislivello negativo (m):3;Dislivello totale (m):5;Note_:Proprietà Privata;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
22/02/2021
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:


Fauna presente in questa grotta:


Kryptonesticus eremita (Simon, 1879)  Visualizza
Meta menardi (Latreille, 1804)  Visualizza
Tegenaria silvestris L. Koch, 1872  Visualizza

Bibliografia

1955Caverna della Maga o Grotta dei SaraceniVisualizza
1964Secondo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'AostaDematteis G, Ribaldone GVisualizza
1966Aspetti antropici delle grotte del PiemonteCarla Dematteis LanzaVisualizza
1968Elenco sistematico e geografico della fauna cavernicola del Piemonte e della Valle d'AostaAntonio MartinottiVisualizza
2005Ragni cavernicoli del Piemonte e della Valle d'AostaClaudio Arnò, Enrico LanaVisualizza
2006Panta Rei n. 23Sella R, Lana EVisualizza
2006Panta Rei n. 20Sella RVisualizza
2008Panta Rei n. 27Sella R, Lana EVisualizza
2008Dodici anni di ricerche biospeleologiche nelle Alpi Occidentali: risultati e prospettiveEnrico Lana, Achille Casale, Pier Mauro GiachinoVisualizza
2011Labirinti n. 30AA.VV.Visualizza
2011Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones)Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G.Visualizza
2015Panta Rei - Antologia 2001-2014AA.VV.Visualizza
2017Alla scoperta del Piemonte sotterraneo e misterioso - Miti, culti, credenze, leggende e storie misteriose dal sottosuoloFabrizio Milla, Massimo CentiniVisualizza
2021Fauna Hypogaea PedemontanaEnrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille CasaleVisualizza

Rilievi cavità

Grotte
PI1

Tana dei saraceni - pianta (2005)


Data rilievo
2005-01-01
Autore rilievo
R. Sella, E. Lana
Rilevatori
R. Sella, E. Lana
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0

Grotte
PI1

Tana dei saraceni - sezione (2005)


Data rilievo
2005-01-01
Autore rilievo
R. Sella, E. Lana
Rilevatori
R. Sella, E. Lana
Licenza rilievo
CC BY-SA 4.0

Grotte
PI1

Tana dei Saraceni - rilievo del 1626


Data rilievo
1626-01-01
Autore rilievo
Conte Fabrizio Mola
Licenza rilievo
CC BY 4.0

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