PI16
Grotte di Campazi
Regione
PIEMONTE
Provincia
AL
Comune
MORBELLO
Areas of speleological interest
Size
Length
20
Positive depth
1
Total depth
1
Entrance location
Latitude
4939381
Longitude
462730
Coordinates type
UTM WGS84 32T
Original coordinates type
UTM ED50
Altitude (orthometric)
364
Description
La cavità si apre in un livello di conglomerato a cemento calcareo di colore grigio-verdognolo, contenente circa il 60% di rocce carbonatiche. Gli elementi del conglomerato misurano mediamente 3-5 mm, sono molto arrotondati e costituiti da rocce non carsogene. Questo livello calcareo poggia su un piano di conglomerati a matrice marnosa contenente elementi molto grossolani, di ordine decimetrico, mentre più in alto troviamo potenti depositi marnosi. Pertanto con tutta probabilità è da attribuire alla parte superiore della formazione di Molare, trovandosi proprio alla base della formazione di Rigoroso.
Per accedere alla grotta si risale una ripida china fangosa, collocata sotto una cascatella che ha depositato una estesa colata calcitica presso l'ingresso.
Prendendo il cunicolo di sinistra, alto ma stretto, si perviene ad un minuscolo slargo in prossimità di una evidente diaclasi: seguendola verso sud, uno stretto condotto riporta nuovamente all'esterno su di una paretina sovrastante l'ingresso; verso nord invece, dopo aver superato una strettoia si giunge ad una minuscola saletta, dove la galleria si biforca, ma diviene intransitabile.
Dall'ingresso, aiutandosi con un chiodo, è possibile accedere ai cunicoli di destra, costituiti da un insieme di brevi gallerie intersecantisi a vicenda, alcune delle quali riportano nuovamente all'esterno. ln prossimità dell'unico slargo, sono rinvenibili sulle pareti grossi crostoni di calcite cristallina, molto fragili.
Il caratteristico aspetto delle pareti, molto ruvido, è dovuto agli elementi insolubili del conglomerato. Il pavimento è in genere coperto da polvere molto fine e da ghiaietto.
Nel corso delle visite la grotta è sempre risultata asciutta.
Pochi metri sotto l'ingresso sbuca da uno smottamento del terreno una tubazione metallica che alimenta una vicina fontana: è probabile che essa provenga da una sottostante sorgente, non visitabile a causa della frana.
La grotta, scavata principalmente in regime vadoso, è impostata su di un reticolo di diaclasi orientate NNW-SSE e E-W, ben evidenziate dalle gallerie; con molte probabilità rappresenta vecchi percorsi di acque ora sgorganti ad un livello più basso.
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Calcagno, C. Vaselli)
Per accedere alla grotta si risale una ripida china fangosa, collocata sotto una cascatella che ha depositato una estesa colata calcitica presso l'ingresso.
Prendendo il cunicolo di sinistra, alto ma stretto, si perviene ad un minuscolo slargo in prossimità di una evidente diaclasi: seguendola verso sud, uno stretto condotto riporta nuovamente all'esterno su di una paretina sovrastante l'ingresso; verso nord invece, dopo aver superato una strettoia si giunge ad una minuscola saletta, dove la galleria si biforca, ma diviene intransitabile.
Dall'ingresso, aiutandosi con un chiodo, è possibile accedere ai cunicoli di destra, costituiti da un insieme di brevi gallerie intersecantisi a vicenda, alcune delle quali riportano nuovamente all'esterno. ln prossimità dell'unico slargo, sono rinvenibili sulle pareti grossi crostoni di calcite cristallina, molto fragili.
Il caratteristico aspetto delle pareti, molto ruvido, è dovuto agli elementi insolubili del conglomerato. Il pavimento è in genere coperto da polvere molto fine e da ghiaietto.
Nel corso delle visite la grotta è sempre risultata asciutta.
Pochi metri sotto l'ingresso sbuca da uno smottamento del terreno una tubazione metallica che alimenta una vicina fontana: è probabile che essa provenga da una sottostante sorgente, non visitabile a causa della frana.
La grotta, scavata principalmente in regime vadoso, è impostata su di un reticolo di diaclasi orientate NNW-SSE e E-W, ben evidenziate dalle gallerie; con molte probabilità rappresenta vecchi percorsi di acque ora sgorganti ad un livello più basso.
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Calcagno, C. Vaselli)
Itinerary
Seguire la strada che dalla frazione Campazi conduce ad Ovada, fino alla prima marcata curva dopo i tornanti sottostanti il paese. Prendere sulla destra il sentiero che in cinque minuti porta sotto la curva medesima, ove in prossimità di una paretina rocciosa occhieggiano le numerose aperture della cavità.
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Calcagno, C. Vaselli)
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Calcagno, C. Vaselli)
Imported raw-data
Numero:16;Nome:Grotte di Campazi;Regione:Piemonte;Provincia:AL;Comune:Morbello;Area carsica:Visone;Latitudine:462730;Longitudine:4939381;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):364;Sviluppo reale (m):20;Dislivello positivo (m):1;Dislivello totale (m):1;Note_:N.C.;
Compilation data
Recordinsert
03/06/2020
Updated by
davide
Update date
24/12/2020
Limits the edit of the content to the following groups
w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliography
1988 | Labirinti n. 8 | AA.VV. | View |
1996 | Stalattiti e Stalagmiti n. 22 | AA.VV. | View |
1997 | Stalattiti e Stalagmiti n. 23 | AA.VV. | View |
1998 | Carsismo in Formazione di Molare (Italia Nord-Occidentale) Informazioni preliminari | Cella GD, Verrini A | View |
ctl_surveys
Caves
PI16
Grotte di Campazi (1988)
Survey performed by
Cella, De Regibus
Caving associations
License
CC BY-SA 4.0
Bibliographic source
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