PI2699
Boecc d'la Cuscia
Altre denominazioni
BOCC D'LA CUSCIA
Regione
PIEMONTE
Provincia
NO
Comune
ARONA
Area di interesse speleologico
Litologia ingresso
Dimensioni
Sviluppo reale
224
Dislivello positivo
3
Dislivello negativo
6
Dislivello totale
9
Posizione dell'ingresso
Latitudine
5067136
Longitudine
464152
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
242
Descrizione
Il primo tratto della grotta è piuttosto angusto, occupato da tronchi e fogliame trasportati dal Vevera nel corso delle piene; frequentemente è pure invaso da acque stagnanti. Si prosegue lasciando sulla sinistra una serie di piccoli condotti dal fondo sabbioso giungendo così in un ampio ma basso slargo (4), ove si intercetta la galleria principale. Un grosso diaframma nasconde una galleria cieca molto concrezionata.
Risalendo il torrente si attraversa una saletta con una colata e proseguendo lungo la galleria che vieppiù si abbassa, si raggiunge la sorgente a monte, nei pressi di una caratteristica colata calcitica in fase di dissoluzione. Una ventina di metri più a monte, dopo un gruppo di belle concrezioni, si incontra una grossa frana di macigni arrotondati che pone fine alla grotta, a breve distanza dall'esterno. Nei pressi è presente un Cunicolo con numerosi crani di piccoli vertebrati, da cui filtra un debole fascio di luce.
Dallo slargo di cui sopra (4), si segue la galleria verso valle, ritrovando il torrente interno in prossimità di una curva (m): nei pressi spiccano sulla volta stalattiti di un intenso colore rosso. Proseguendo, si incontrano sulla sinistra una ulteriore sorgente che si getta nel torrente principale, originando poco più avanti un sifone temporaneo.
Nei periodi di secca è possibile superare questo tratto strisciando nella sabbia fangosa, sbucando in una galleria bassa poi più ampia, molto ricca di stalattiti. Si costeggia un grazioso laghetto alimentato da una ulteriore sorgentella e più avanti si supera una caratteristica diga rocciosa; da qui la galleria prende un andamento più tortuoso con numerose pozze.
Si raggiunge così il secondo sifone temporaneo: nei periodi di secca, può essere superato facilmente, raggiungendo così dopo pochi metri l'uscita inferiore della cavità.
Dalla curva di cui al punto (rn), è possibile raggiungere retrocedendo di qualche metro una angusta galleria rettilinea e, dopo aver superato una strettoia, sbucare all'esterno nel Vevera, a pochi metri dall'ingresso principale.
Attualmente sia la grotta sia la forra esterna sono ridotte ad un immenso immondezzaio, per cui si consiglia di effettuarne la visita ponendo una certa attenzione.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, B. Guanella)
Risalendo il torrente si attraversa una saletta con una colata e proseguendo lungo la galleria che vieppiù si abbassa, si raggiunge la sorgente a monte, nei pressi di una caratteristica colata calcitica in fase di dissoluzione. Una ventina di metri più a monte, dopo un gruppo di belle concrezioni, si incontra una grossa frana di macigni arrotondati che pone fine alla grotta, a breve distanza dall'esterno. Nei pressi è presente un Cunicolo con numerosi crani di piccoli vertebrati, da cui filtra un debole fascio di luce.
Dallo slargo di cui sopra (4), si segue la galleria verso valle, ritrovando il torrente interno in prossimità di una curva (m): nei pressi spiccano sulla volta stalattiti di un intenso colore rosso. Proseguendo, si incontrano sulla sinistra una ulteriore sorgente che si getta nel torrente principale, originando poco più avanti un sifone temporaneo.
Nei periodi di secca è possibile superare questo tratto strisciando nella sabbia fangosa, sbucando in una galleria bassa poi più ampia, molto ricca di stalattiti. Si costeggia un grazioso laghetto alimentato da una ulteriore sorgentella e più avanti si supera una caratteristica diga rocciosa; da qui la galleria prende un andamento più tortuoso con numerose pozze.
Si raggiunge così il secondo sifone temporaneo: nei periodi di secca, può essere superato facilmente, raggiungendo così dopo pochi metri l'uscita inferiore della cavità.
Dalla curva di cui al punto (rn), è possibile raggiungere retrocedendo di qualche metro una angusta galleria rettilinea e, dopo aver superato una strettoia, sbucare all'esterno nel Vevera, a pochi metri dall'ingresso principale.
Attualmente sia la grotta sia la forra esterna sono ridotte ad un immenso immondezzaio, per cui si consiglia di effettuarne la visita ponendo una certa attenzione.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: G.D. Cella, B. Guanella)
Dati pre-importazione
Numero:2699;Nome:Boecc d'la Cuscia;Regione:Piemonte;Provincia:NO;Comune:Arona;Latitudine:464152;Longitudine:5067136;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):242;Sviluppo reale (m):224;Dislivello positivo (m):3;Dislivello negativo (m):6;Dislivello totale (m):9;Note_:N.C.;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
davide
Ultima modifica dei dati
24/12/2020
Limita la modifica del contenuto a questi gruppi
w_caves
Coordinate wgs84:
Bibliografia
1987 | Labirinti n. 7 | AA.VV. | Visualizza |
1998 | Indagini biospeleologiche in cavità del Piemonte settentrionale. Province di Biella, Vercelli, Novara e Torino (dal 1992 al 1997). | Tiziano Pascutto | Visualizza |
2001 | Biospeleologia del Piemonte Atlante fotografico sistematico | Enrico Lana | Visualizza |
2004 | Le grotte delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola - Parte 1 - Le formazioni a sud della linea insubrica | Gian Domenico Cella, Marco Ricci | Visualizza |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI2699
Bocc d'la Cuscia - pianta
Data rilievo
1987-01-01
Autore rilievo
G.D. Cella, B. Guanella
Rilevatori
G.D. Cella, B. Guanella
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Fonte bibliografica
Grotte
PI2699
Bocc d'la Cuscia - sezione
Data rilievo
1987-01-01
Autore rilievo
G.D. Cella, B. Guanella
Rilevatori
G.D. Cella, B. Guanella
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Scarica scheda per l'aggiornamento