Sistema del Pis dell'Ellero

Area carsica
Sviluppo reale
8490
Dislivello totale
2385
Descrizione
Il sistema si estende dalla zona sorgiva presso il rifugio Mondovì, fino alla dorsale che separa la Valle Ellero dalla Val Tanaro, confinando quindi verso sud con il sistema della Foce. Lo spartiacque sotterraneo che divide queste due strutture idrogeologiche corre lungo questa dorsale che si estende tra Colla del Pas - Pian Ballaur - Cima delle Saline - Colle delle Saline.
La geometria del basamento impermeabile, che guida la direzione dei flussi idrici sotterranei, sembra formare, in corrispondenza di tale dorsale, una blanda piega anticlinalica immergente verso nord-est e verso sud-est. Le gallerie dell'Abisso Sardu, appartenenti al sistema dell'Ellero e di Piaggia Bella, appartenenti al sistema della Foce, si sviluppano prevalentemente lungo il contatto calcari-rocce del basamento, seguendo queste due differenti direzioni. I test con traccianti confermano tale ipotesi: l'Abisso Gaché, ubicato in prossimità di questo spartiacque, si dirige e si collega, attraverso strette gallerie e pozzi, al complesso di Piaggia Bella ma le sue acque, seguendo un percorso ancora ignoto, raggiungono le sorgenti dell'Ellero.
Presso il rifugio Mondovì, ai piedi del massiccio delle Saline, sono ubicate le sorgenti di questo importante sistema carsico: una serie di polle emergenti dai depositi detritici a quota 1750 m e una venuta in frattura a quota 1860 m. Alcune centinaia di metri più ad est, circa alla stessa quota della sorgente in frattura, è presente il Pis dell'Ellero, importante emergenza di troppo-pieno del sistema, che si attiva in tempi molto brevi a seguito di abbondanti apporti, con una spettacolare cascata di una quindicina di metri di altezza. La portata complessiva delle diverse emergenze è di circa 20 l/s durante i periodi di magra ma in piena supera abbondantemente i 1000-2000 l/s. Le rapidissime variazioni della portata idrica in seguito alle precipitazioni indicano sicuramente la presenza di una rete carsica molto sviluppata ed estesa a tutto il settore di alimentazione del sistema. Il potenziale massimo di carsificazione, compreso tra le cime principali, Pian Ballaur (2614 m) e Cima delle Saline (2612 m) e le sorgenti è intorno ai 700 m.
Le principali aree assorbenti sono costituite da due estese conche glacio-carsiche rispettivamente denominate Conca del Biecai e Conca delle Masche. La prima conca, raggiungibile attraverso il Passo Biecai, è impostata in parte lungo una importante discontinuità orientata nord-sud con immersione verso est, denominata Faglia della Colla del Pas, che mette a contatto la successione carbonatica con le rocce impermeabili del basamento metamorfico. Le acque superficiali ruscellanti a partire dalla dorsale che separa la Valle Ellero dalla Valle Pesio, dove sono affioranti quarziti e porfiroidi, si dirigono verso oriente e spariscono in corrispondenza di numerosi inghiottitoi semiattivi, posti in prossimità di tale discontinuità. Alcuni di questi punti assorbenti sono parzialmente percorribili, come l'Abisso Mantra, le cui acque, durante i periodi di piena, raggiungono in tempi molto brevi (24 ore) le emergenze, come evidenziato da una colorazione effettuata da giavenesi, GSP e Politecnico di Torino. In genere, queste acque si rinvengono poi nelle gallerie attive delle principali cavità del settore, abisso Gonnos e Abisso Sardu, e si arrestano in corrispondenza di sifoni a poche decine di metri di dislivello dalla quota sorgiva. Le zone più caratteristiche di questa
conca si trovano ai piedi delle scoscese pareti occidentali del Pian Ballaur e di Punta Magu (zona Alfa), dove è presente una innumerevole serie di pozzi, in genere chiusi da nevai che impediscono ulteriori prosecuzioni. La Conca del Biecai si chiude in corrispondenza del lago omonimo, estesa depressione tettonico-carsica a quota 1967 m s.l.m. che, nella stagione primaverile o in seguito ad abbondanti precipitazioni, non riesce a smaltire le acque di ruscellamento superficiale, dando origine ad un vasto bacino idrico temporaneo.
La Conca delle Masche, raggiungibile attraverso un ripido canalino che si sviluppa a partire dalla zona sorgiva, è delimitata verso nord dalle Rocche del Pis e a sud dalle scoscese pareti del Ballaur e delle Saline. L'area è particolarmente selvaggia, al di fuori degli itinerari turistici e dalle aree di pascolo alpino ed è caratterizzata da una tipica morfologia di carso di alta quota, con copertura vegetale assente, vaste zone con campi solcati, doline di dissoluzione e di crollo ed inghiottitoi semi-attivi. Poche sono le cavità di un certo sviluppo finora esplorate (Prima Osteria e Lo Sgarro), mentre numerosi sono ancora i buchi da aprire. Particolarmente interessante risulta essere il settore più alto, ai confini della zona Omega, dove è ubicato, sulla base dei rilievi effettuati in Gaché, l'ipotetico ingresso del Rami Vacanza, esplorato dagli speleologi toscani del GSF nel 2001. Il sistema confina poi verso est con l'area di alimentazione delle sorgenti Vene-Fuse, in corrispondenza di una importante faglia a basso angolo, di direzione nord-sud ed immersione verso est, che dal Passo delle Saline si dirige verso il settore di Pra Cantun, in alta Valle Ellero.
La conca del Biecai è stata suddivisa in quattro settori rispettivamente denominati Alfa A, Alfa B, Alfa C e Alfa D.
Nella conca delle Masche si riconoscono altre due zone nelle parti basse, salendo si incontra la "zona vallette" e nelle parti alte la "zona Masche alte", confinante lungo lo spartiacque Val Ellero-Val Tanaro con la zona Omega, appartenente al sistema della Foce.
Alimenta il sistema del Pis anche il versante orientale del massiccio delle Saline (zona Saline) il cui limite con il sistema delle Vene-Fuse è stato posto in corrispondenza con il contatto con i flysch affioranti tra la zona Gruppetti e il Passo delle Saline.
Data inserimento
2020-06-24 11:45:47
Data ultimo aggiornamento
2021-12-11 15:34:18

Tracciamenti effettuati in questo sistema:

Martedì 07 Agosto 1956 Sistema del Pis dell'ElleroVisualizza
Giovedì 01 Gennaio 1970 Sistema del Pis dell'ElleroVisualizza

Grotte conosciute in questo sistema: 12


PI1971 X-91 delle Masche wgs84: 44.1844736N 7.7327445E Q.2071
PI1970 X-90 delle Masche wgs84: 44.1841787N 7.7329385E Q.2080
PI1952 Z-281 wgs84: 44.1814366N 7.7059861E Q.2109
PI3147 Alfa D-1 del Biecai wgs84: 44.1816595N 7.7057936E Q.2103
PI3217 Abisso Prima Osteria wgs84: 44.1844596N 7.7290539E Q.2098
PI1905 Il Grande Black wgs84: 44.1837428N 7.7309836E Q.2150
PI1874 Eppur si muove wgs84: 44.1766073N 7.7096446E Q.
PI3379 Abisso Sardu wgs84: 44.177666N 7.7117107E Q.2206
PI190 Abisso Gaché wgs84: 44.1727048N 7.7196744E Q.2535
PI3000 Pis dell'Ellero wgs84: 44.1872803N 7.7333475E Q.1850
PI3157 Abisso Gonnos wgs84: 44.1819248N 7.7141326E Q.2040
PI3450 Portugal wgs84: 44.1838384N 7.7034188E Q.150

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