PI2505
Buco della Bondaccia
Attenzione
PRESENZA DI CHIROTTERI: EVITARE LA FREQUENTAZIONE DAL 01 NOVEMBRE AL 31 MARZO
Regione
PIEMONTE
Provincia
VC
Comune
BORGOSESIA
Area di interesse speleologico
Dimensioni
Sviluppo reale
500
Dislivello negativo
101
Dislivello totale
101
Posizione dell'ingresso
Latitudine
5062218
Longitudine
446437
Tipo di coordinate
UTM WGS84 32T
Tipo coordinate originali
UTM ED50
Quota altimetrica
690
Cavità chiusa
Si
Note di accesso alla cavità
Da Borgosesia si raggiunge su strada carrozzabile la frazione di Fenera San Giulio. Lasciata l'auto, si prosegue sul sentiero indicato dal segnavia 769, che conduce alla cima del monte Fenera. Oltrepassato l'ampio portale della Ciota Ciara, al termine di un tratto di percorso semi pianeggiante protetto da cavetti d'acciaio, prima di attraversare un marcato canalone, si risale sulla destra. Dopo circa un'ora di cammino dalla partenza, una salita particolarmente impegnativa permette di raggiungere la base di una parete, dove si apre il ben visibile ingresso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Descrizione
La grotta si sviluppa nella Dolomia di S. Salvatore ed è impostata principalmente su due grandi fratture (NS e NNE-SSW) che hanno portato alla formazione di due rami distinti. Nella parte superiore, che fa da cerniera tra i due rami, esistono significativi indizi di un freatismo più antico rispetto ai due rami principali, che permettono di ipotizzare due momenti differenziati della genesi della grotta.
L'ingresso, caratterizzato da un pozzo profondo circa 3 m, è facilmente superabile grazie alla presenza in loco di una scala di acciaio inglobata in una gabbia. Proseguendo in leggera discesa, si raggiunge un notevole salone dove, nonostante la presenza di alcune concrezioni, la morfologia clastica è prevalente. In fondo a questo primo grande ambiente un torrentello conduce verso valle a un P20. Qui le possibilità sono due: scendere il pozzo oppure risalire fino all'imbocco della Via dei Tre Amici. Dalla base del pozzo, continuando a scendere, si perviene
in un altro grande ambiente, caratterizzato da grandi massi staccatisi dalla volta. Dal fondo del salone, seguendo l'acqua, si arriva in una saletta dalla quale parte un P20. Alla base del pozzo un cono di detriti fluitati dall'acqua conduce verso il sifone di fango, che segna il termine della cavità.
La Via dei Tre Amici, invece, parte da una finestra posta sopra al primo P20 (corda per la risalita in loco). Da qui, uno scivolo prima e uno stretto meandro sulla destra poi immettono in una galleria dalla morfologia parzialmente freatica. Percorrendo la galleria verso valle, superati alcuni passaggi un po' ostici, si giunge all'attacco di un P15, che alla base chiude. Dalla parte opposta, una finestra conduce a un meandro che sbuca nella saletta sopra al P20 finale. Per riuscire a fare l'anello completo, la cosa migliore è fare due squadre che s'incrociano sul P15. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
L'ingresso, caratterizzato da un pozzo profondo circa 3 m, è facilmente superabile grazie alla presenza in loco di una scala di acciaio inglobata in una gabbia. Proseguendo in leggera discesa, si raggiunge un notevole salone dove, nonostante la presenza di alcune concrezioni, la morfologia clastica è prevalente. In fondo a questo primo grande ambiente un torrentello conduce verso valle a un P20. Qui le possibilità sono due: scendere il pozzo oppure risalire fino all'imbocco della Via dei Tre Amici. Dalla base del pozzo, continuando a scendere, si perviene
in un altro grande ambiente, caratterizzato da grandi massi staccatisi dalla volta. Dal fondo del salone, seguendo l'acqua, si arriva in una saletta dalla quale parte un P20. Alla base del pozzo un cono di detriti fluitati dall'acqua conduce verso il sifone di fango, che segna il termine della cavità.
La Via dei Tre Amici, invece, parte da una finestra posta sopra al primo P20 (corda per la risalita in loco). Da qui, uno scivolo prima e uno stretto meandro sulla destra poi immettono in una galleria dalla morfologia parzialmente freatica. Percorrendo la galleria verso valle, superati alcuni passaggi un po' ostici, si giunge all'attacco di un P15, che alla base chiude. Dalla parte opposta, una finestra conduce a un meandro che sbuca nella saletta sopra al P20 finale. Per riuscire a fare l'anello completo, la cosa migliore è fare due squadre che s'incrociano sul P15. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia
Il buco della Bondaccia è una delle grotte più conosciute e studiate del Piemonte settentrionale. Segnalata già alla fine del '600 e successivamente dal Capello, verso la metà degli anni 'SO ha visto importanti esplorazioni ad opera dei borgosesiani del GASB. Le sue caratteristiche le hanno permesso da sempre di rappresentare un importante punto d'inizio per numerosi speleo-neofiti. Recentemente il Parco del Fenera ne ha trasformato il primo tratto in un percorso pseudo-turistico, mettendo le luci e chiudendo l'ingresso con un cancello (per le
chiavi contattare il Parco). (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
chiavi contattare il Parco). (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Autore foto
Michele Gallina
Licenza foto ingresso
CC BY-SA 4.0
Autori testi Fauna
Enrico Lana
Dati pre-importazione
Numero:2505;Nome:Buco della Bondaccia;Regione:Piemonte;Provincia:VC;Comune:Borgosesia;Area carsica:Fenera;Latitudine:446437;Longitudine:5062218;Datum:UTM WGS84;Convertite da:UTM ED50;Quota altimetrica (m.slm):690;Sviluppo reale (m):500;Dislivello negativo (m):101;Dislivello totale (m):101;Note_:pozzi;Note biospeleologiche:CHIROTTERI 01/11-31/03;Cavità chiusa:X;
Dati compilazione
Data importazione
03/06/2020
Utente che ha aggiornato i dati
michele
Ultima modifica dei dati
29/01/2021
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w_caves
Coordinate wgs84:
Fauna presente in questa grotta:
Alpioniscus feneriensis (Parona, 1880) Visualizza
Dendrocoelum spp. Visualizza
Harpactea hombergi (Scopoli, 1763) Visualizza
Iglica pezzolii Boeters, 1971 Visualizza
Ischyropsalis dentipalpis Canestrini, 1872 Visualizza
Kryptonesticus eremita (Simon, 1879) Visualizza
Leiobunum limbatum L. Koch, 1861 Visualizza
Lepthyphantes s.l. Visualizza
Limonia nubeculosa Meigen, 1804 Visualizza
Liocranum rupicola (Walckenaer, 1825) Visualizza
Meta menardi (Latreille, 1804) Visualizza
Metellina merianae (Scopoli, 1763) Visualizza
Nesticus cellulanus (Clerck, 1757) Visualizza
Niphargus spp. Visualizza
Oroposoma emiliae Manfredi, 1953 Visualizza
Oxychilus mortilleti (Pfeiffer, 1859) Visualizza
Plecotus auritus (Linnaeus, 1758) Visualizza
Rhinolophus ferrumequinum (Schreber, 1774) Visualizza
Sphodropsis ghilianii (Schaum, 1858) Visualizza
Trechus lepontinus Ganglbauer, 1891 Visualizza
Trichoptera indet. Visualizza
Troglohyphantes lanai Isaia & Pantini, 2010 Visualizza
Troglohyphantes lucifuga Simon, 1884 Visualizza
Bibliografia
1932 | Altri quattro anni di ricerche nelle caverne italiane | Boldori L | Visualizza |
1950 | Il fenomeno carsico in Piemonte | Carlo Felice Capello | Visualizza |
1955 | Grotta della Bondaccia in Val Sesia | Visualizza | |
1958 | Relazione d'attività | Gruppo Archeo-Speleologico di Borgosesia | Visualizza |
1959 | Grotte n. 8 | AA. VV. | Visualizza |
1959 | Le più recenti spedizioni speleologiche in Piemonte | Giuseppe Dematteis | Visualizza |
1959 | Primo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'Aosta | Dematteis G | Visualizza |
1968 | Elenco sistematico e geografico della fauna cavernicola del Piemonte e della Valle d'Aosta | Antonio Martinotti | Visualizza |
1973 | ORSO SPELEO BIELLESE n°1 | AA.VV. | Visualizza |
1974 | Il problema dei ciottoletti esotici nei depositi pleistocenici del Monfenera (bassa Valsesia) | Fedele F, Nisbet R | Visualizza |
1975 | ORSO SPELEO BIELLESE n°3 | AA.VV. | Visualizza |
1985 | Labirinti n. 5 | AA.VV. | Visualizza |
1989 | ORSO SPELEO BIELLESE n°15 | AA.VV. | Visualizza |
1993 | Le grotte del Piemonte - Guida per l'escursionista | Carlo Balbiano D'Aramengo - Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi | Visualizza |
1994 | Piemonte sotterraneo | Attilio Eusebio | Visualizza |
1995 | Monte Fenera | Renato Sella | Visualizza |
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1998 | Indagini biospeleologiche in cavità del Piemonte settentrionale. Province di Biella, Vercelli, Novara e Torino (dal 1992 al 1997). | Tiziano Pascutto | Visualizza |
1999 | Gli orsi del Fenera | Bottelli F. | Visualizza |
2001 | Biospeleologia del Piemonte Atlante fotografico sistematico | Enrico Lana | Visualizza |
2004 | Panta Rei n. 12 | Sella R, Vaudagna A | Visualizza |
2005 | Panta Rei n. 16 | Sella R, Fiore R | Visualizza |
2005 | Ragni cavernicoli del Piemonte e della Valle d'Aosta | Claudio Arnò, Enrico Lana | Visualizza |
2006 | Piemonte Parchi n. 154 | AA.VV. | Visualizza |
2009 | Piemonte Parchi n. 191 | AA.VV. | Visualizza |
2010 | Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 | AA.VV. | Visualizza |
2011 | Aracnidi sotterranei delle Alpi Occidentali italiane. (Arachnida: araneae, opiliones, palpigradi, pseudoscorpiones). Subterranean Arachnids of the Western Italian Alps (Arachnida: Araneae, Opiliones, Palpigradi, Pseudoscorpiones) | Isaia M., Paschetta M., Lana E., Pantini P., Schönhofer A. L., Christian E., Badino G. | Visualizza |
2016 | Le grotte del Monte Fenera e la loro fauna | Enrico Lana, Renato Sella | Visualizza |
2018 | Speleologia n. 78 | AA.VV. | Visualizza |
2018 | Grotte n. 167 | AA. VV. | Visualizza |
2021 | Fauna Hypogaea Pedemontana | Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale | Visualizza |
Rilievi cavità
Grotte
PI2505
Bondaccia kml
File kml
Bondaccia UTM.KML (907.39 Kb | 256 Download)
Autore rilievo
Mauro Consolandi
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Precisione rilievo
eseguito con disto X
Grotte
PI2505
Buco della Bondaccia - pianta e sezione
Data rilievo
1983-01-01
Autore rilievo
G.S.Bi. C.A.I.
Rilevatori
G.S.Bi. C.A.I.
Gruppi speleo
Licenza rilievo
CC BY 4.0
Fonte bibliografica
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